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Jeans, pigiami e reggiseni: ecco ogni quanto dovremmo lavarli

Il quotidiano inglese Daily Mail ha interpellato alcuni esperti che hanno illustrato i loro consigli su quando e come lavare i capi di abbigliamento

Il tema del lavaggio di reggiseni, jeans e tessuti vari ha suscitato un ampio dibattito da parte degli esperti di moda (e non solo), che sulla questione hanno espresso i loro pareri, elencando i tempi e i modi di lavaggio: il 'Daily Mail' ha riassunto questi consigli in una sorta di guida.

Dai jeans da mettere nel congelatore durante la notte per uccidere i batteri ai pantaloni da palestra da lavare ogni volta che si indossano, ecco i suggerimenti degli intenditori che, non condividendo il concetto della stilista britannica secondo cui "lo sporco si secca e poi va spazzolato via", hanno spiegato come e quanto lavare i propri indumenti.

Mutande, reggiseno, calze: ogni giorno

Sembra ovvio, ma è bene ribadirlo: le mutande vanno cambiate e lavate ogni giorno a una temperatura minima di 40 gradi. Stessa abitudine per il reggiseno, ma sul punto non tutti gli esperti concordano: se la microbiologa Katie Laird della De Montfort University raccomanda di cambiare il reggiseno tutti i giorni per via della presenza delle ghiandole sudoripare nella zona delle ascelle, la dottoressa Lisa Ackerley, nota anche come 'the Hygiene Doctor', sostiene che l'indumento intimo non vada lavato quotidianamente, ma a seconda del grado di sudorazione di ognuno. Il lavaggio, comunque, non dovrebbe mai essere effettuato a meno di 40 gradi. Anche per i calzini è consigliato il lavaggio frequente almeno a 60 gradi, dato che la proliferazione dei batteri per colpa del sudore potrebbe dare luogo a infezioni.

Abbigliamento da palestra: a ogni utilizzo

Il consiglio di Mary Johnson, responsabile delle comunicazioni scientifiche della Procter & Gamble, è di lasciar asciugare i capi della palestra per agevolare il lavaggio (a freddo nel caso in cui fossero in lycra, per non rovinarne l'elasticità); immergerli nell'aceto bianco può aiutare a rimuovere le macchie di sudore.

Pigiama: almeno due volte a settimana

Chi soffre di un eccesso di sudorazione notturna dovrebbe cambiare il pigiama ogni sera, altrimenti ogni tre giorni se ci si lava prima di andare a letto.

Jeans: mai (o poco)

E’ stato il Ceo e Presidente della Levi's, Chip Bergh, nel 2014 a sostenere che i jeans non vadano mai lavati, ma non tutti sono d'accordo. Alcuni sostengono che il denim vada lavato in acqua fredda e aceto bianco per rimuovere le macchie e deodorare il tessuto e occorra metterlo nel freezer durante la notte per uccidere i batteri. Tuttavia, Julia Dee della Total Wardrobe Care è convinta che queste modalità di pulizia potrebbero rendere più fragile il tessuto e, dunque, suggerisce di lavare i jeans dopo averli indossati due volte.

Cashmere: ogni sei utilizzi

Il maglione di cashmere andrebbe lavato a mano e in acqua tiepida dopo averlo indossato circa sei volte, così da rimuovere l'odore del corpo e impedire alle tarme di attaccarlo (sudore, cellule epiteliali e capelli attraggono molto questi insetti). Per quanto riguarda invece gli altri indumenti in lana, il modo giusto di lavarli è sempre a mano a 30 gradi. La seta, invece, va lavata il meno possibile, sempre che non emani cattivo odore e non ci siano macchie. Ogni tre, quattro volte, sarà sufficiente.

Completi uomo: ogni due o tre utilizzi

L'azienda Hockerty, specializzata in abbigliamento su misura, raccomanda di lavare (rigorosamente a secco) i suoi capi ogni due o tre volte che si sono indossati. Al contrario, invece, le camicie (soprattutto se portate con la cravatta) vanno lavate a 40 gradi dopo ogni utilizzo.

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