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Cronaca

Gioco del Ponte: il Comune compra 33 nuovi costumi

Gli uffici hanno avviato nei giorni scorsi le procedure che porteranno all'acquisto di 33 nuovi capi storici in sostituzione di altrettanti costumi non più utilizzabili

Il Gioco del Ponte si rifà il look. Prosegue infatti il progetto di restauro di parte dei quasi 800 costumi disegnati nel 1935 da Fortuntato Bellonzi e che oggi hanno un valore complessivo che si aggira sui 2 milioni di euro. Un progetto triennale del valore complessivo di 260mila euro che si completerà nel 2018, e che prevede anche una serie di interventi per inserire i costumi all'interno di un percorso di musealizzazione. Nei giorni scorsi il Comune ha avviato le pratiche che porteranno all'acquisto di 33 nuovi capi storici e di diversi accessori (in particolare cappelli, guanti, scarpe, calze e un mantello) per un importo di poco inferiore ai 45mila euro

A partire dal 2016 l'ufficio per le Manifestazioni storiche ha infatti inventariato i 773 costumi, predisponendo per ognuno un dettagliato piano di conservazione e recupero. Per ogni costume è stata  elaborata una scheda approfondita, secondo le regole del Mibact: una sorta di 'carta di dentità' con la storia dell'abito, degli interventi fatti e quelli ancora da eseguire. Una prima catalogazione che è stata aggiornata "al termine dell’edizione 2017 - si legge nelle determine degli uffici - in cui si è proceduto ad una revisione numerica e qualitativa degli abiti presenti e all’individuazione di quelli non più utilizzabili".

Entrando più nello specifico i nuovi costumi storici acquistati saranno per i seguenti figuranti: un costume per l'Ambasciatore di Tramontana, 2 costumi per i Nobili al Seguito di Mezzogiorno, 2 per i Nobili al Seguito di Tramontana, 12 per gli Alfieri di Squadra, uno per il Palafreniere dei Cavalieri addetti ai Giudici, 4 per i Palafrenieri dei Nobili al Seguito, 1 per il Generale di Parte Tramontana, 1 Luogotenente generale della Parte di Mezzogiorno, 2 per i Tamburini dei Picchieri, 3 per i Paggi del Luogotenente di Tramontana e 3 per i Paggi del Luogotenente di Mezzogiorno.

I costumi del Gioco del Ponte furono disegnati dal critico d'arte Fortunato Bellonzi nel 1935 quando, dopo quasi 130 anni dall’ultima edizione della 'Battaglia pisana' avvenuta nel 1807, si decise di riprendere per la prima volta la manifestazione. Tra i tessuti impiegati sono molti i velluti operati, i velluti tagliati uniti, i damaschi, prevalentemente in seta, adottati per i costumi dei cavalieri, consiglieri, paggi e alfieri; trombettieri, tamburini e guardie al campo hanno prevalentemente costumi in panno, mentre soldati e celatini in pilor. Nel corso degli anni lo svolgimento del Gioco del Ponte ha subito diverse interruzioni. La prima negli anni del secondo conflitto mondiale (dal 1938 al 1947) la seconda, più lunga, dal 1963 al 1982. L'ultimo restauro, prima di quello attuale, risaliva ai primi anni '90.

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