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Aeroporti, la Regione aderisce all'Opa argentina, il sindaco: "Ci siamo rivolti al Tar"

L'intenzione annunciata nei giorni scorsi dal presidente della Regione Toscana Enrico Rossi si è trasformata in realtà: l'ente regionale ha ceduto parte delle azioni di Sat spa, mantenendone il 5% del capitale sociale. Il sindaco resta fermo sulla sua posizione

Sì all'Offerta pubblica d'acquisto. La mossa annunciata è andata a compiersi. La Giunta Regionale toscana ha approvato ieri la delibera con cui dà il via libera definitivo all'Opa promossa da Corporacion America Italia S.r.l. sulla società SAT S.p.a. che gestisce l'aereoporto di Pisa, cedendo un numero di azioni ordinarie
corrispondenti all'11,90% delle azioni totali e mantenendo così una quota del 5% del capitale sociale così come previsto dalla delibera 440 dello scorso 30 maggio.

La decisione giunge dopo che il Tribunale di Firenze ha espressamente affermato che l'adesione all'Opa "non appare costituire violazione dello stipulato patto parasociale di maggioranza Sat" e recepito il parere positivo rilasciato dalla Consob in cui si afferma che "l'offerta rientra nella previsione di cui all'art.106 comma 4 del Testo unico della finanza" che regola l'Offerta pubblica di acquisto totalitaria.

L'atto è pubblicato integralmente sulla banca dati degli atti amministrativi della Giunta Regionale ai sensi dell'art. 18 della L.R. 23/2007.

E subito dopo la notizia dell'adesione all'Opa da parte della Regione, non tarda ad arrivare il commento del sindaco Marco Filippeschi: “Il nostro giudizio non cambia. Anzi. Comune e Provincia di Pisa hanno impugnato la precedente delibera con ricorso al TAR della Toscana, per i gravi vizi di legittimità che evidenzia, innanzitutto per l’incoerenza fra la decisione dell’adesione all’Opa e le previsioni degli atti di programmazione regionali vigenti. Gli avvocati valuteranno ora il nuovo testo e produrranno motivi aggiunti al ricorso. Con la sesta delibera approvata in un solo mese la Giunta regionale prova a privatizzare la SAT aderendo ad un’Opa. Un’offerta che il Patto parasociale di cui la Regione è parte e il consiglio di amministrazione della SAT non hanno considerato valida e ciò per una valutazione molto chiara dell’insufficienza del piano strategico-industriale proposto”. 

“Resta la smentita di un patto fra istituzioni, fatta alle spalle del Consiglio Regionale, un atto sul quale il giudizio politico è radicalmente negativo. Prendiamo atto che la Consob ha risposto alla richiesta pervenuta dalla Giunta Regionale di formulare un parere fatto per poter vendere le sue partecipazioni in SAT al magnate argentino Eduardo Eurnekian. Una cessione che - sottolinea Filippeschi - essendo l’Opa volontaria, il provvedimento del Tribunale delle Imprese di Firenze non aveva garantito in caso di rottura del patto parasociale, non accogliendo le ragioni della Regione e di Corporacion America”.

“La risposta appare una forzatura e non può sorreggere la decisione della Giunta Regionale - aggiunge Filippeschi - tanto che nei giorni scorsi avevamo indirizzato alla Consob una esplicita richiesta di soprassedere su tale decisione. Infatti la controversa materia dell’interpretazione dell’art. 123 del Testo unico della finanza era stata rimessa alla decisione dell’Autorità Giudiziaria, l’unica costituzionalmente competente a pronunciarsi sui diritti dei cittadini”.

“L’astensione da ogni iniziativa impropria era d’obbligo - conclude Filippeschi - dato il ruolo di garante e di arbitro dell’Autorità di controllo della Borsa, in pendenza di un contenzioso esistente tra più soci sull’efficacia di un patto parasociale che regola il controllo di un impresa  fondamentale per Pisa e per tutta la Toscana. La Consob deve invece ancora rispondere ai due esposti che sono stati presentati a tutela dei soci del Patto, su materie delicatissime e rilevanti”.

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