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Cronaca

Carcere Don Bosco: ancora aggressioni a poliziotti ed un tentato suicidio

Nuovo allarme sulla situazione del carcere lanciato dal sindacato Sappe. Manca personale e la tensione all'interno della struttura resta a livelli critici

Ancora una giornata di fuoco al carcere Don Bosco. Il segretario regionale del sindacato della Polizia Penitenziaria Sappe Pasquale salemme racconta che ieri, 29 luglio, "due detenuti della Sezione detentiva Prometeo, all'apertura delle celle, verso le 8.30, hanno dato vita a una violenta colluttazione tra di loro, sedata dall'immediato intervento degli agenti di Polizia Penitenziaria. Subito dopo, uno dei due, ha tentato di impiccarsi in cella ma è stato salvato dal nuovo tempestivo intervento degli agenti. Eppure, nonostante tutto questo, sempre questo detenuto, mentre veniva accompagnato in infermeria, colpiva improvvisamente con calci e pugni alcuni poliziotti, costringendoli a ricorrere alle cure del pronto soccorso ospedaliero. A loro va la nostra solidarietà, ma la situazione è allarmante".

Si leva ancora una volta il grido di protesta del personale operante. "E' l'ennesima grave e intollerabile aggressione da parte di un detenuto ai danni di alcuni poliziotti penitenziari - afferma Donato Capece, segretario generale del Sappe, sollecitando un intervento delle istituzioni - quel che è successo solamente ieri mattina dimostra come la situazione nelle nostre carceri resti allarmante, nonostante si sprechino dichiarazioni tranquillanti sul superamento dell'emergenza penitenziaria: la realtà è che i nostri poliziotti continuano ad essere aggrediti senza alcun motivo o ragione".

"E' evidente a tutti come sia necessario intervenire con urgenza per fronteggiare le costanti criticità penitenziari - conclude Capece - a cominciare dal ripianamento delle carenze organiche dei Reparti di Polizia Penitenziaria della Toscana e di Pisa in particolare".

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