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Cronaca Porta a Lucca / Via Contessa Matilde

Via Contessa Matilde, accoltella e getta acido sul volto di un passante: si è costituito alla Polizia

Una vera e propria caccia all'uomo in città. Nell'abitazione dell'aggressore, un 40enne italiano, la Polizia ha ritrovato coltelli e sostanze chimiche. C'era anche un manichino usato dalle sarte con numerosi segni di arma da taglio sul rivestimento

Un aggressione ieri mattina in via Contessa Matilde. Un uomo stava rientrando a casa in sella al suo scooter, quando veniva colpito alle spalle con un coltello da uno sconosciuto. L'aggredito ha cercato di scappare in via Piave in cerca di aiuto, ma l'aggressore, non pago del suo gesto, lo ha rincorso, gli ha gettato sul volto una sostanza corrosiva e poi è fuggito.

Una pattuglia della Squadra Mobile, insieme al personale della Polizia Municipale in servizio anticrimine in Piazza dei Miracoli, è intervenuta sul posto prestando soccorsi al malcapitato. In strada hanno ritrovato il portafoglio con all’interno i documenti caduti all’aggressore nel corso della colluttazione: si trattava di un cittadino italiano, di circa 40 anni con a carico numerosi precedenti, tossicodipendente, di indole violenta e psicologicamente instabile, che era irreperibile.

Iniziava, pertanto, la caccia all’uomo con un grande spiegamento di mezzi e uomini su tutto il territorio per scongiurare la ripetizione di un eventuale altro gesto violento da parte del 40enne.

Con l’ausilio dei Vigili del Fuoco e per mezzo di una scala mobile in loro dotazione, la Polizia ha fatto irruzione nell’abitazione del 40enne. Di fronte gli agenti si sono trovati qualcosa di sconcertante: numerosi coltelli, armi bianche, materiale da esercitazione per il combattimento con arma bianca nonché sostanze chimiche, baker e tanks usate per miscelare composizioni chimiche. In una stanza c'era poi un pannello di compensato su cui erano conficcati due coltelli 'da lancio' e vi erano numerosi tagli, segno delle sue esercitazioni al lancio dei coltelli. Gli stessi segni venivano rinvenuti anche su una parete della stessa stanza.

Inquietante poi il rinvenimento di un manichino, di quelli usati dalle sarte per le prove degli abiti, con numerosi segni di arma da taglio sul rivestimento. Questo non ha lasciato dubbi sul fatto che l’uomo si stesse esercitando alla lotta con l’arma bianca. Sparsi per l’appartamento, peraltro in pessime condizioni igieniche e senza acqua corrente, si trovavano numerosi flaconi vuoti di metadone nonché numerosi coltelli di ogni taglio e specie.
Per tutta l’abitazione vi erano poi felpe di colore scuro con cappuccio e guanti tagliati per permettere la libertà di tatto alle dita, come quelli usati generalmente in combattimento.
Nell’abitazione vi erano, altresì, libri sulle arti marziali nonché sul combattimento con armi bianche.

Le ricerche serrate sono proseguite per tutta la notte. Particolare attenzione è stata rivolta alla Stazione Ferroviaria nonché a tutti i luoghi abitualmente frequentati dai tossicodipendenti. Controllata anche la casa di una sua ex convivente.

L’uomo sentendosi ormai braccato e senza via di uscita, questa mattina, si è spontaneamente presentato in Questura alle prime ore del giorno.
Il coltello usato per l'aggressione in via Contessa Matilde, con la lama ancora sporca di sangue, è stato ritrovato all’interno di un giardinetto privato nelle vicinanze.

Il fatto che la vittima sia stata scelta 'a caso' aggrava la posizione dell’aggressore e ne delinea la pericolosità sociale.

L’uomo, seguito dal SERT pisano, risulta essere persona violenta incline a scatti d’ira ingiustificati. Negli ultimi anni pare abbia vissuto in una specie di isolamento sociale soprattutto dopo che la ex compagna, nonché madre di suo figlio, fu costretta a lasciare la città, temendo per la sua vita e quella del figlio, dopo una serie interminabile di maltrattamenti e percosse.

Grande soddisfazione per l’arresto è stata espressa dal Questore Gianfranco Bernabei, anche in relazione al concreto pericolo che l’uomo potesse colpire ancora.

La vittima è stata trasportata presso il Pronto Soccorso dell’Ospedale 'Nuovo Santa Chiara' di Pisa dove si trova tuttora ricoverata. Le gravi lesioni riportate, solo per un caso fortuito, non hanno causato un drammatico epilogo.

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