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Cronaca

Studenti borsisti senza alloggio, il Dsu: "Investimenti importanti per rispondere alle esigenze"

L'Azienda Regionale per il Diritto allo Studio Universitario interviene in seguito al blitz nell'ex convento delle Benedettine da parte di un gruppo di studenti: "Le occupazioni abusive di immobili pubblici non aiutano a risolvere il problema"

Dopo l'occupazione dell'ex convento delle Benedettine ieri da parte del Collettivo Universitario Autonomo (poi liberato in serata) per protestare contro la mancanza di alloggi per gli studenti titolari di borsa di studio, interviene l'Azienda Regionale per il Diritto allo Studio Universitario con il presidente facente funzioni Simone Consani per testimoniare tutto l'impegno impiegato nel risolvere l'emergenza abitativa.

"Far fronte alle esigenze abitative degli studenti borsisti, cioè degli studenti capaci e meritevoli ma privi di mezzi (art. 34 della Costituzione), è un compito specifico dell'Azienda Regionale per il Diritto allo Studio - afferma Consani - l'ARDSU in tal senso sta operando investimenti importanti su Pisa e Firenze, che sono le due realtà universitarie in cui la carenza dei posti letto si fa maggiormente sentire. A Pisa è prevista la costruzione della nuova residenza universitaria di San Cataldo (240 posti letto) e il recupero degli immobili di via Paradisa (520 posti letto) con un investimento complessivo di oltre 20 milioni di euro, in parte finanziato dal MIUR. Nell'attesa di queste opere, che andranno a risolvere il fabbisogno per gli studenti, si stanno ricercando soluzioni temporanee, compatibili con le risorse di bilancio, per alleviare il bisogno abitativo studentesco in attesa della realizzazione di S.Cataldo e Paradisa. In tali soluzioni temporanee rientrano le ipotesi di Villa Madrè e Santa Croce in Fossabanda, senza escludere altre ipotesi che dovessero emergere nell'ambito dell'analisi delle potenzialità presenti in Pisa, purché coerenti con i costi standard previsti a livello regionale (circa 3.000 euro di costo complessivo annuale per posto letto) e tenuto conto che ad ogni studente borsista cui non si è in grado di soddisfare la richiesta di posto letto spettano circa 2.000 euro di contributo affitto". 

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Solo con la buona amministrazione delle risorse del DSU sarà infatti possibile continuare a garantire i servizi per gli studenti borsisti e la generalità degli studenti (mense ed aule studio in primis). Il fenomeno delle occupazioni abusive di immobili pubblici - continua Consani - non aiuta a risolvere questi problemi, la cui risoluzione va affrontata nella sua complessità (anche economica), con metodi democratici e senza spinte illegali e minoritarie tra gli studenti".

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