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Cronaca

Alluvione Lunigiana: anche Pisa scende in campo per i soccorsi

La Protezione Civile pisana ha analizzato la situazione a bordo di un elicottero tramite una strumentazione che mette in evidenza eventuali pericolosità. Enrico Rossi sui luoghi colpiti: "E' un vero disastro" scrive su Fb

C'è anche Pisa impegnata in prima linea per soccorrere tutte quelle persone rimaste coinvolte nell'alluvione che ha colpito la Lunigiana, un evento di portata eccezionale, che si ripete ogni 50 anni secondo gli esperti, e che ha lasciato centinaia di famiglie senza una casa.

Due operatori della Protezione Civile di Pisa hanno volato su un elicottero della Guardia di Finanza sopra Pontremoli per individuare situazioni di pericolo grazie all'uso di UMVT (Unità Mobile di Valutazione Territoriale). In pratica con una termocamera e una macchina fotografica digitale vengono registrate le informazioni georeferenziate, poi inviate via satellite alla Sala Operativa che gestisce l'emergenza alluvione.

Task force pisana al lavoro anche per quanto riguarda il ripristino della luce, visto che sono centinaia le case dell'alta Toscana che sono rimaste al buio in seguito al disastro. Enel, impegnata con 50 tecnici, segnala tra gli 800 e i 900 clienti interessati dal blackout dovuto all'abbattimento dei pali delle linee elettriche di bassa tensione divelti soprattutto lungo le sponde del fiume Magra e all'allagamento di numerose cabine nei centri abitati, dove l'acqua ha superato anche il metro e mezzo di altezza. Per questo diversi tecnici provenienti da Pisa, Pistoia, Montecatini, Livorno e da imprese appaltatrici da varie zone della Toscana sono giunti in aiuto sul posto.

Infine un elicottero dell'aeronautica militare è stato inviato ieri a Pisa, pronto ad intervenire su richiesta delle Prefetture e delle strutture operative di Protezione Civile interessate dalla forte ondata di maltempo, per operazioni di ricerca e salvataggio a favore delle popolazioni colpite. Dell'equipaggio, spiega l'Aeronautica, oltre a piloti e specialisti di bordo, fanno parte anche unità di aero-soccorritori, addestrati per intervenire su terra e su mare anche in condizioni meteorologiche molto avverse. L'elicottero - un HH-3F del 15° Stormo SAR (Search and Rescue) - è decollato alle prime ore dell'alba dalla base di Pratica di Mare, vicino Roma, dove ha sede l'85° Gruppo, uno dei centri di ricerca e soccorso aereo dell'Aeronautica Militare dislocati sul territorio nazionale.

IL PRESIDENTE ROSSI NELLE ZONE COLPITE DALL'ALLUVIONE. Un pressante intervento sulle società di gestione perchè vengano ripristinati quanto prima tutti i servizi essenziali alla popolazione della zona colpita dall’alluvione. E’ quanto promesso dal Presidente della Regione Toscana Enrico Rossi intervenuto ieri ad Aulla all’incontro del Comitato di coordinamento dell’emergenza, al quale hanno partecipato i rappresentanti delle associazioni di volontariato, della Protezione Civile, dei Vigili del Fuoco, dell'Esercito, delle forze dell’ordine, il sindaco di Aulla Roberto Simoncini e i rappresentanti degli altri Comuni della zona, il presidente della Provincia di Massa Carrara Osvaldo Angeli.
Il presidente, dopo aver chiesto l’intervento dell’Esercito, si è impegnato ad intervenire anche sul genio militare per ripristinare i collegamenti con i luoghi isolati. In particolare è stata chiesta la costruzione di due ponti Bailey per arrivare nella frazione di Stadano, vicino ad Aulla, dove risiedono circa 250 famiglie e per ripristinare il collegamento con l’abitato di Mulazzo, un Comune con circa 4000 abitanti.
Rossi ha ricordato che la giunta regionale ha dichiarato lo stato di emergenza regionale, stanziato 2 milioni di euro, per dare una prima immediata risposta alla popolazione colpita e per le attività di soccorso, e che, dalla prossima settimana, si attiveranno interventi per consentire la ripresa delle attività produttive che oggi sono in ginocchio.
Quanto alla dichiarazione dello stato di calamità naturale da parte del Governo, il presidente ha detto che la Regione farà il possibile per ottenerla, anche se le nuove norme rendono più complicato il percorso. Rossi ha concluso con un plauso al lavoro della Protezione Civile, ai volontari e a tuttta la macchina di coordinamento che ha risposto tempestivamente e bene all’emergenza.

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