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Cronaca

Gli amici di Pisa a rischio scioglimento: era un 'Pesce d'aprile'

Era in realtà una 'burla' l'annuncio del possibile rischio di scioglimento degli 'Amici di Pisa'. A dare la notizia era stata la stessa associazione questa mattina che ora, invece, riferisce che era solo uno scherzo: "Bisogna morì per esse' ascoltati?"

Era in realtà un pesce d'aprile la notizia relativa al rischio scioglimento degli 'Amici di Pisa'. A dare la notizia era stata la stessa associazione con un comunicato inviato ai giornali questa mattina. Ora gli 'Amici di Pisa' riferiscono invece che si tratta, in realtà, di un pesce d'aprile e si chiedono: "Bisogna morì per esse' ascoltati?"

“Avevamo scritto - scrive l'associazione -  non senza un sottile divertimento in occasione del 1° Aprile, che il nostro Sodalizio avrebbe gettato la spugna perché l’antipisanità ha vinto. Non è vero niente, ci mancherebbe altro! Che cioè gli 'Amici di Pisa' si sciogliessero a seguito dei reiterati attacchi alla sua polis, al suo territorio, ai suoi abitanti, alle sue attività socio-economiche-culturali! C’è però un ben preciso fondo di verità in quanto scritto poche ore fa e che cadono tra le burle del 'pesce d’Aprile'. E’ vero che da troppo tempo assistiamo, sempre più pavidamente, nell’indifferenza e nell’egoismo generale - il male dei nostri tempi - che sfociano in petulante servilismo in funzione antipisana. E’ vero che il nostro territorio non è difeso, né promosso a tutto tondo. E’ vero che le poche cose che vengono svolte a Pisa esse si compiono dopo anni per esasperazione, è vero che il più (cioè il medio livello delle cose) è ancora da farsi, è vero che il territorio viva di eccessiva rendita di posizione datogli dal destino, è vero che per essere ascoltati bisogna - non alzare la voce, non manifestare in piazza - ma morì per impossibilità a raggiungere i fini statutari. E’ vero che siamo nei tempi in cui l’antipisanità mostra tutti i suoi prodigiosi muscoli e nefasti effetti senza che alcuno si azzardi a mettersi di traverso. E’ vero che per 'un posto al sole, in tanti a Pisa venderebbero le scarpe calzate. E’ vero che gli 'Amici di Pisa' nati - ci sarà un perché - nel 1959, continueranno ad esserci - a Dio piacendo - finché i motivi sopracitati saranno tali".

"Noi per Pisa, per i Pisani, per la promozione - continua l'associazione - del suo impianto socioeconomico e la valorizzazione della cultura pisana ci siamo sempre stati, ci siamo ancora e ci saremo, sempre, ovunque e se del caso contro chiunque voglia fare del male con l’inganno o con la forza a Pisa. Non ce ne voglia la Stampa se abbiamo calcato la mano, anzi la tastiera, non ce ne vogliano i Pisani che, in perfetta buona fede, hanno creduto allo scioglimento degli 'Amici di Pisa', in fin dei conti ci potrebbe anche stare, no? Noi però, siamo di tutt’altra pasta…..Viva Pisa, viva gli 'Amici di Pisa'!"

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