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Cronaca

Alla Normale un'altra porzione del Palazzo della Canonica: oltre 1 milione e mezzo di euro per ampliare la biblioteca

E' la parte centrale dell'immobile progettato da Giorgi Vasari nella seconda metà del sedicesimo secolo come residenza dei sacerdoti e dei cavalieri di Santo Stefano

L’Agenzia del Demanio ha concesso alla Scuola Normale l’uso di una porzione del Palazzo della Canonica in piazza dei Cavalieri, immobile demaniale denominato anche Palazzo del Preposto. Si tratta di circa 700metri quadrati della parte dell’immobile sopra il portale d’ingresso al centro del Palazzo, facilmente riconoscibile per il balcone prospiciente la piazza, l’unico dell’intera facciata.

Questa sezione di edificio sarà destinata alla Biblioteca, come il resto dell’immobile in mano alla Scuola Normale e di proprietà della Regione Toscana (un residuo segmento del Palazzo resta in uso in parte alla curia in parte al Ministero delle Infrastrutture).

La Normale sta investendo molto su questo edificio. Per i lavori già fatti al piano terra per la biblioteca di scienze, inaugurata nel 2016, per quelli al primo piano e quelli in corso che riguardano anche la facciata si parla in tutto di quasi 8 milioni di euro, in parte cofinanziati dal Ministero dell’Università e della Ricerca. Per i nuovi locali concessi la previsione è di oltre 1.600.000 euro di investimento.

"Nonostante la crescente importanza dell’editoria elettronica, soprattutto in ambito accademico, la Scuola ha una grande esigenza di spazi da destinare alle risorse della nostra grande Biblioteca - è il commento del direttore Luigi Ambrosio - La nuova acquisizione di questa porzione del Palazzo della Canonica ci consente sia di soddisfare in parte questa esigenza, e conferma il nostro impegno nel destinare una parte rilevante del nostro budget nella ristrutturazione e nell'ammodernamento di edifici storici nel centro della città".

Il Palazzo venne progettato da Giorgio Vasari a metà del sedicesimo secolo, come residenza dei cavalieri-sacerdoti dell’ordine di Santo Stefano. L’edificio venne in seguito destinato a residenza del clero della Chiesa nazionale, a uffici regionali (come quello per la tutela delle acque e del territorio e il Geno civile di Pisa) e di alcuni del Ministero delle infrastrutture. Al 2007 risale l’accordo con la Regione Toscana per il passaggio di gran parte del Palazzo della Canonica alla Scuola. Da allora ha accolto prima laboratori e dal 2016 solo la Biblioteca.

Ospitata in 3 palazzi storici, il Palazzo della Carovana, il Palazzo della Gherardesca e il Palazzo del Capitano, la Biblioteca della Normale vanta un patrimonio di oltre un milione e mezzo di libri nell’ambito dell’Antichistica, Letteratura, Linguistica, Filosofia, Storia, Arte, Fisica e Matematica, Chimica e Biologia, senza contrae le riviste e le prestigiose collezioni appartenute a personalità della cultura e della ricerca quali i fondi Cantimori, Momigliano, Luporini, Branca, Garin, Timpanaro, e più
recentemente Pampaloni.

Alla firma dell’accordo avvenuto nella mattinata di lunedì 20 novembre erano presenti per la Scuola Normale, oltre al professor Ambrosio, la professoressa Lucia Simonato e la responsabile dell’area edilizia ingegner Benedetta Biondi. Per il Demanio, la Dottoressa Tiziana Pardini, Responsabile del Servizio Territoriale Firenze 3 della Direzione Regionale Toscana e Umbria dell’Agenzia del Demanio, nonché l’ufficiale rogante sostituto dell’agenzia del Demanio, Dottoressa Lucia Vannucci.

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