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Cronaca

Caso Buscemi, partono le denunce: "Nei miei confronti atteggiamento nazista"

Il noeassessore alla Cultura denuncia per "atti persecutori" la Casa della Donna e la promotrice della petizione on line che chiedeva la sua rimozione. Consegnata una lettera al Presidente Mattarella

"C'è un limite a tutto. Ho aspettato del tempo per vedere se la cosa si sarebbe sgonfiata. Ma questo caso sta diventando una vera e propria persecuzione. Per questo nel pomeriggio di oggi denuncerò la presidente della Casa della Donna, Carla Pochini, e Elisabetta Vanni (la promotrice della petizione per chiedere la rimozione di Andrea Buscemi dal ruolo di assessore alla Cultura Ndr) per atti persecutori, diffamazione e calunnia".

E' quanto annunciato questa mattina, lunedì 16 luglio, da Andrea Buscemi. Il neoassessore alla Cultura del comune di Pisa ha infatti tenuto una conferenza stampa in un locale di Borgo Stretto, accompagnato dal legale, Rubina Colombini, e dall'attuale compagna, Martina Benedetti. L'avvocato difensore di Buscemi ha ripercorso la vicenda processuale dell'attore e regista sottolineando come nei suoi confronti sia "in atto una campagna basata su elementi falsi e imprecisi. Una condotta che, a nostro giudizio, integra dei reati". 

"Le notizie diffuse - ha continuato il legale - non sono vere: la reiterazione di condotte diffamatorie integra una molestia e nel momento in cui questa molestia è reiterata e produce uno stato di ansia e di paura per sè e la propria famiglia, integra il reato di atti persecutori. Questa campagna è stata una campagna di maldicenze basata su fatti non veri e denigratori, che ha avuto conseguenze sul sereno svolgimento della vita del mio assistito. Per questo motivo Buscemi ha deciso di far valere i propri diritti nelle sedi opportune".

"Questa vicenda - ha detto il neoassessore alla Cultura - sta raggiungendo livelli parossistici. E' legittimo portare avanti la propria battaglia politica ma non si possono strumentalizzare e travisare i fatti in modo tendenzioso, rovinando la vita a me e alla mia famiglia: stiamo tutti male. Per questo, nei giorni scorsi ho fatto consegnare una lettera al Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, per chiedere il suo aiuto". Buscemi ha quindi paragonato l'atteggiamento della Casa della Donna e al nazismo: "Hanno scelto un nemico comune - ha accusato Buscemi - e hanno fatto propaganda per demolirlo fino a ridurlo alla morte civile, così come il nazismo ha fatto con gli ebrei. Io sono stato votato dal popolo, ma secondo loro non dovrei fare nulla, nonostante io sia incensurato e non abbia niente di cui rimproverarmi". 

Buscemi domani, martedì 17 luglio, si presenterà regolarmente in Comune per la prima seduta del nuovo Consiglio Comunale. Un appuntamento per il quale si preannunciano già contestazioni. "Qualcuno - ha continuato Buscemi - mi ha chiesto perchè non avessi rinunciato alla prescrizione. Ma voi vi rendete quanto costa, non solo dal punto di vista economico ma anche morale, sostenere tre anni di processo per un'accusa così infamante? Quando è arrivata la prescrizione l'ho accettata, forte di un'assoluzione in primo grado. Queste persone sono vergognose perchè perseguitano una famiglia intera beneficiando, inoltre, per l'attività della loro associazione, di contributi pubblici".

Infine Martina Benedetti, da 8 anni compagna di Buscemi. "Questa campagna - ha detto - ci ha rovinato la vita. In questi giorni mi sono sentita offendere per strada con appellativi di ogni genere, e questo è il frutto di questa operazione. Ho affrontato il processo accanto ad Andrea, sapendo che era innocente e la giustizia ci ha dato ragione. Il primo giorno di processo, nel 2013, ancora prima che Andrea potesse parlare in aula, la Casa della Donna aveva già deciso la sua colpevolezza, manifestando di fronte al tribunale. Non hanno mai voluto ascoltare la verità. Non esistono - ha concluso la Benedetti -  donne di serie A e di serie B: la Casa della Donna non ha nessun rispetto per le donne, se non quelle che decidono loro".

La replica della Casa della Donna

Immediata è giunta anche la risposta della presidente della Casa della Donna, Carla Pochini. "Leggo sulla stampa che Andrea Buscemi depositerà una querela contro di me - afferma Pochini - e chiederà l’intervento del presidente della Repubblica Sergio Mattarella. La notizia può solo farci sorridere perchè dimostra, ancora una volta, chi sia Andrea Buscemi: un uomo che condannato a risarcire la sua ex compagna decide di ricorrere in Cassazione al solo scopo di ritardare il processo in sede civile ed evitare il pagamento del risarcimento. Questo comportamento è per noi un’ulteriore ammissione di colpa".

"Su Andrea Buscemi - continua Pochini - non abbiamo mai detto nulla di più di quanto è agli atti e riportato nella sentenza del Tribunale di Firenze. Noi non ci stancheremo mai di chiedere le dimissioni di Andrea Buscemi, un uomo che non può in alcun modo rappresentare le cittadine e i cittadini pisani e tanto meno la cultura della nostra città. Ci vediamo domani in piazza!”.

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