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Cronaca Putignano

Anmic, festa di fine anno: il Festival di San Remo reinterpretato dai ragazzi del Centro

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di PisaToday

Applausi per i ragazzi seguiti dalle educatrici del Centro Diurno 'L’Amico E’' il 6 giugno, alle ore 18, dove si è svolta presso la sede degli uffici Anmic a Sant’Ermete l’annuale recita dei ragazzi disabili che frequentano il centro.

Seguiti dagli operatori, oltre che dal maestro di musica Federico, i ragazzi hanno partecipato ad un laboratorio musicale in cui hanno rielaborato il Festival di San Remo. Tramite la musica e il ballo sono riusciti a dare voce alle loro emozioni, sorprendendo il nutrito pubblico venuto ad assistere alla rappresentazione.

"Siamo entusiasti dei nostri ragazzi che tramite questi piccoli spettacoli hanno la possibilità di aprirsi al mondo e di stupire con le loro infinite risorse. Pur avendo assistito allo spettacolo decine e decine di volte, oggi è stato davvero coinvolgente - hanno commentato gli operatori del Centro diurno. L’esibizione è stato il frutto dell’impegno profuso degli ospiti del centro che divertendosi hanno effettuato un rafforzamento e mantenimento delle loro autonomie, tramite esercizi incentrati sulla collaborazione, sul potenziamento mnemonico e sulla gestione degli spazi".

Presente la Società della Salute con il direttore dott. Campani e con la dott.ssa Celoni; la Fondazione Pisa con il direttore del Centro Polifunzionale Le Vele dott.ssa Menichetti, accompagnata da alcuni operatori e ospiti del residenziale. Come evidenzia il Presidente dell’Anmic, l’Avv.Annalisa Cecchetti, "il nostro centro ha un’anima tutta sua, i ragazzi e le loro famiglie sanno di poter contare sull’Associazione che per molti di loro, durante tutti questi anni, è diventata una vera e propria seconda famiglia. La cena organizzata da noi e dalle famiglie dei nostri ragazzi mette in luce proprio questo spirito aggregativo, infatti da un servizio nato per dare assistenza a portatori di particolari disabilità è seguita la volontà di stare insieme e stringere relazioni significative".

Dopo lo spettacolo le famiglie dei ragazzi, i volontari e gli associati hanno dato vita alla consueta cena solidale all’insegna della convivialità.

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