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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Illuminazione a led in città, la denuncia: "Lavori fermi e operai senza stipendio"

La sostituzione dei corpi illuminanti cittadini è ferma a 6mila luci su 10mila. L'assessore Serfogli spiega la situazione

L'illuminazione a led tarda ad arrivare per le vie di Pisa. L'appalto per il nuovo global service assegnato e presentato lo scorso ottobre dall'amministrazione comunale utile ad installare le luci a risparmio energetico non procede come previsto, e secondo i Cobas di mezzo ci vanno i lavoratori.

"Solo pochi mesi fa - ricostruisce il sindacato - il Comune di Pisa annunciava una grande gara di appalto per l'illuminazione pubblica aggiudicata in estate ad un'Associazione Temporanea di Impresa, formata dall'azienda vicentina Gemmo spa e dalla pisana Coli Impianti srl, che detengono rispettivamente il 90 e il 10% delle quote di partecipazione". La determina di affidamento del contratto specifica un valore totale di 14.7 milioni di euro per una durata di 9 anni.

"La gara è stata presentata - proseguono i Cobas - come un elemento di novità e di efficienza, peccato che, a pochi mesi dalla sua aggiudicazione, l'appalto evidenzi non poche contraddizioni: 16 dipendenti sono stati assunti con contratti a tempo determinato per 3 mesi dalla ditta Coli, con opzione di rinnovo per i successivi 3. Dopo due mesi la stessa ditta ha lasciato a casa gli operai incaricati del cambio di lampade ai lampioni pubblici. Il terzo mese alcuni di loro sono stati chiamati per una settimana e i restanti giorni sono rimasti senza paga".

Fino ad ora è stata completata l'installazione di circa 6mila led, su un totale previsto dal Comune di circa 10mila entro fine gennaio; in totale i corpi illuminanti sono 13mila. Un operaio che ha partecipato alle lavorazioni testimonia le difficoltà legate alla vicenda: "Siamo stati chiamati dal centro per l'impiego, quindi disoccupati, e tanti sono sopra i 50 anni, una categoria in difficoltà. Tre mesi di lavoro più altri 3 mesi dell'eventuale rinnovo avrebbero permesso poi la disoccupazione, non sono grosse cifre ma comunque era tutto un segno di speranza".

"Ci manca metà stipendio di gennaio - prosegue il lavoratore - che comunque è quello segnato in busta paga del lavorato e non quanto stabilito nel contratto. E' una questione di principio, specie perché siamo stati trattati malissimo". I problemi sulle ore di lavoro sono iniziati dai primi di dicembre: "Hanno cominciato a dire che il Comune non dava i permessi per mettere le luci e hanno cominciato a tenere a casa le persone, senza poi pagarle. Poi ritardi nei pagamenti, senza che il Comune abbia mai controllato".

A spiegare lo stato della situazione è l'assessore ai lavori pubblici Andrea Serfogli: "Su 9.700 led sono state installate più di 6mila luci, mancano in alcune zone con lavori fermi per due motivi. In centro storico e nelle aree vincolate c'è da concordare con la Soprintendenza l'intervento, mentre nelle zone di Pisanova ed Ospedaletto, fra le vie ad esempio Matteotti e Cisanello, si attende l'ultimazione dei lavori alla rotatoria Tienanmen, al fine di evitare rallentanementi".

Per quanto riguarda il lato dei pagamenti agli operai Serfogli afferma che "Ancora non ci sono giunte segnalazioni o denunce formali sui pagamenti dei dipendenti. Si tratta di un rapporto privato, poi ci sono strumenti in caso per intervenire. Farò avviare delle verifiche per controllare la regolarità, dato anche che il contratto si protrae per più anni".

Per i Cobas si tratta di "una situazione vergognosa, perchè la ditta è inadempiente rispetto ai contratti sottoscritti. Bisogna vigilare su come sono spesi i soldi dei cittadini. Qua ci sono operai senza stipendio e lavori interrotti, ma che fa il Comune di Pisa rispetto alle due aziende aggiudicatrici? Come committente ha precise responsabilità verso i lavoratori degli appalti, è tenuto a corrispondere loro gli stipendi non pagati ma soprattutto a riprendere l'appalto e ad aggiudicarlo ad altra ditta, visto che ad oggi il servizio promesso ai cittadini è rimasto incompiuto. Chiediamo al Consiglio Comunale e alla Giunta di intervenire a tutela dei lavoratori e dei soldi pubblici".

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