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Cronaca

Diritto allo studio in Toscana: 30 milioni di investimenti in 3 anni

Il consiglio regionale ha approvato il piano di investimenti per l'Ardsu per gli anni 2015-2017. La delibera è stata approvata a maggioranza, voto contrario della Lega e astensione dei 5 Stelle. Oltre 3 milioni per rifare la mensa a Pisa

Un piano triennale di investimenti di 30 milioni di euro (circa 10 milioni l’anno) per l'Azienda regionale al diritto allo studio. La delibera di approvazione del Consiglio regionale è stata approvata a maggioranza ieri con voto contrario della Lega e astensione del Movimento 5 Stelle nella commissione Sviluppo economico e rurale, cultura, istruzione e formazione, presieduta da Gianni Anselmi.

Il presidente dell'Ardsu Marco Moretti ha illustrato l'atto in commissione, ricordando che i maggiori investimenti riguardano: le ristrutturazioni della mensa a Pisa (3 milioni e mezzo di euro), a Siena oltre 4 milioni, 5 milioni per i certificati di prevenzione incendi, spese per le residenze fiorentine per il diritto allo studio (3 milioni), operazioni di manutenzione che costano da 500 mila al milione l’anno.

"Il fatto che la Regione sia così impegnata su questi temi in un quadro complicato – ha detto il presidente della commissione Anselmi – parla da solo e mostra il profilo di una Toscana consapevole che il sapere e l’economia della conoscenza sono ingredienti fondamentali dello sviluppo buono, profondo e umano che vogliamo promuovere".

"La discussione sui profili di bilancio – ha aggiunto il presidente – mostra un'azienda impegnata che si misura con un quadro finanziario problematico non tanto per entità delle risorse ma anche per i limiti di gestione. Mi sembra che lo sforzo della Regione e dell'azienda sia orientato verso la qualificazione e la valorizzazione delle strutture esistenti ma non si fermi a quello, si cerca, infatti, di realizzarne di nuove e di ampliare gli spazi".

Moretti ha ricordato che l'azienda serve 120 mila studenti sul territorio toscano e che le sue linee di azione "si rivolgono sia ai borsisti e alla generalità degli studenti. L'azienda è considerata un’eccellenza toscana che "paga il 100 per cento delle borse di studio, offre più di 4.500 posti letto per i borsisti, eroga contributi all’affitto e ogni anno dà 4 milioni e 200 mila pasti agli studenti della Toscana (in Italia sono 22 i milioni di pasti)".

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