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Cronaca San Rossore

Chiedono 150 euro per restituire il tablet e i cellulari rubati: arrestati

Il furto era avvenuto a Torre del Lago alcuni giorni fa. Venerdì l'operazione dei Carabinieri che ha portato all'arresto di due stranieri

Prima è stato derubato di una borsa con al suo interno un tablet Ipad e due telefoni cellulari Iphone. Poi è stato contattato da uno sconosciuto che si era detto disposto a restituirgli i beni sottratti in cambio della somma di 150 euro. Alla fine, a finire in manette, sono stati due senegalesi, rispettivamente di 33 e 22 anni che, trovati in possesso della refurtiva, sono stati accusati di furto aggravato e tentata estorsione e tradotti presso il carcere Don Bosco di Pisa, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

Tutto era iniziato nel pomeriggio dello scorso 27 giugno quando un 36enne residente a Viareggio aveva denunciato, presso la stazione Carabinieri di Torre del Lago, il furto di una borsa con all’interno un tablet Ipad e due telefoni cellulari Iphone. La vittima, di ritorno dalla spiaggia, aveva per un attimo lasciato la borsa per ripulirsi dalla sabbia, quando un uomo di colore, con azione repentina, se ne appropriato, dandosi alla fuga.

Nel pomeriggio di ieri, venerdì 29 giugno, un amico della vittima ha ricevuto una telefonata da parte di uno sconosciuto il quale riferiva di essere in possesso del tablet e dei telefoni e di essere disposto a restituirli in cambio della somma di 150 euro, secondo la consueta tecnica del 'cavallo di ritorno'. Lo scambio è stato così organizzato presso la stazione ferroviaria di San Rossore, dove si sono presentati la vittima del furto ed il suo amico. Qui i due sono stati avvicinati da due extracomunitari, pronti a ricevere il danaro ed a restituire gli oggetti rubati.

La transazione è stata però seguita a distanza dai Carabinieri dell’aliquota radiomobile di Pisa e della compagnia di Viareggio che prontamente sono intervenuti bloccando i due e trovandoli in possesso della refurtiva. Dopo l'identificazione i due malviventi sono stati  accompagnati presso gli uffici del Comando Provinciale di Pisa ed arrestati per furto aggravato e tentata estorsione. Al termine delle formalità di rito sono stati tradotti presso la Casa Circondariale di Pisa, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

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