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Cronaca Pontedera

Pontedera: in manette il pusher che si lamenta in tv dei pregiudizi contro gli stranieri

Qualche giorno fa un'intervista a 50 Canale, giovedì 8 giugno le manette: in casa droga e soldi

Solo pochi giorni fa, riguardo ad alcuni episodi di criminalità nella zona della stazione ferroviaria di Pontedera, era stato intervistato da una tv locale, 50 Canale, e si era lamentato dei pregiudizi nei confronti degli stranieri ritenuti troppo spesso spacciatori. In realtà era egli stesso un pusher finito in manette ieri, 8 giugno, proprio per la sua attività illecita.

Il curioso episodio è avvenuto nel corso di un controllo nell'area della stazione svolto dagli agenti della Sezione Volanti del Commissariato di Polizia e del Nucleo Prevenzione Crimine di Firenze.
Una pattuglia ha notato davanti alla stazione due uomini che incontravano un terzo e dopo alcuni minuti, dopo essersi salutati, si erano allontanati in direzioni opposte. Immediatamente gli agenti in borghese, dopo aver allertato altro personale in divisa che stava effettuando un controllo in piazza Vittime dei Lager Nazisti, ha pedinato la terza persona che si dirigeva verso l’adiacente villaggio Gramsci. Intanto gli agenti in divisa hanno fermato, in una zona non visibile, gli altri due, un italiano e un tunisino, residenti a Cecina (Livorno), che non hanno dato spiegazioni plausibili circa la loro presenza a Pontedera ed inoltre dichiaravano di non conoscere il terzo uomo che si trovava poco prima in loro compagnia.

Sottoposti a controllo sommario su strada, l’italiano 23enne è stato trovato in possesso di due blocchi di hashish per un peso complessivo di 191,70 grammi, oltre alla somma di 375 euro in contanti, mentre il tunisino di 29 anni non aveva droga con se', dunque con molta probabilità aveva svolto solo la funzione di intermediario per la quale sarebbe stato ricompensato con una parte di stupefacente.

Alla luce di ciò, immediatamente gli altri tre equipaggi di Polizia hanno bloccato anche il terzo uomo poiché vi era il fondato sospetto che fosse lo spacciatore della sostanza stupefacente, sia per i precedenti specifici, sia perché era l’unico che risiedeva a poca distanza dalla stazione.

L’uomo, 31enne marocchino, è stato quindi accompagnato presso la propria abitazione per procedere a una perquisizione domiciliare. All’atto dell’arrivo nella piazza all’interno del Villaggio Gramsci dove si trovava la sua casa, l’uomo ha gridato alla moglie di non aprire alla Polizia perché secondo lui non aveva un mandato. Dopo qualche minuto, la moglie ha aperto la porta consentendo la perquisizione. Controllando tutta l’abitazione, ben nascosta dietro il battiscopa della cucina, è stata trovata altra droga suddivisa in circa 300 grammi di hashish, 25,24 grammi di cocaina e 0,83 grammi di marijuana, nonché la somma di 4.255 euro in contanti ed una bilancina di precisione.

Dopo gli adempimenti di rito e la sottoposizione a rilievi foto-dattiloscopici, i due stranieri con precedenti di Polizia per spaccio di droga e l’italiano, incensurato, sono stati arrestati per concorso in spaccio di sostanze stupefacenti con il sequestro di tutta la droga, di numerosi telefoni cellulari e schede telefoniche, di circa 4600 euro in contanti, verosimilmente frutto dell’attività di spaccio di stupefacenti, dato che nessuno dei tre svolge alcuna attività lavorativa conosciuta e legale.

Particolare curioso è che appunto, proprio qualche giorno fa il cittadino marocchino arrestato era stato sottoposto da 50 Canale ad un’intervista dove si lamentava della presenza nella zona di troppi stranieri e dei pregiudizi nei loro confronti: "Qui ci stanno addosso, non fanno niente per aiutarci. Qui dicono 'sei straniero allora sei spacciatore'" aveva detto davanti alla telecamera.

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