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Cronaca Pontedera

Valdera, usano banconote false per comprare alimenti: arrestati

I due utilizzavano una tecnica ben collaudata: uno restava fuori dal negozio a fare da palo, mentre l'altro acquistava generi alimentari pagando con una banconota (falsa) da 50 euro e uscendo con la merce e il resto

Arrestati ieri dagli agenti della sezione di Polizia Giudiziaria del Commissariato di Pontedera e dai Carabinieri della Stazione di Peccioli due cittadini marocchini, di 39 e 46 anni, residenti in Valdera, entrambi con precedenti di Polizia, per aver utilizzato monete false e, uno dei due, anche per resistenza a pubblico ufficiale.

Da tempo erano state infatti avviate le indagini su un fiorente spaccio di banconote da 50 euro abilmente contraffatte che aveva colpito diversi titolari di esercizi commerciali, soprattutto di generi alimentari, della Valdera e di zone limitrofe.
La tecnica dei due malfattori era ben collaudata: si presentavano in due, uno rimaneva fuori a fare da palo e l’altro, quello più distinto, comprava generi alimentari per pochi euro, pagando con la banconota da 50 euro falsa, andando via con la merce acquistata e il resto.

Diversi e numerosi i casi segnalati. Le prime indagini avevano portato all’individuazione dei responsabili, per cui erano stati richiesti e ottenuti decreti di perquisizione per entrambi gli stranieri, che la Procura di Pisa aveva delegato al Commissariato di Pontedera e alla Stazione Carabinieri di Peccioli.
Proprio per l’esecuzione di questi decreti, al fine di individuare l’abitazione di uno dei due indagati, ieri mattina presto personale della Squadra di P.G. del Commissariato di Pontedera, ha iniziato un pedinamento nei confronti di uno dei due indagati.

L'uomo si è messo alla guida della sua auto, una BMW 320 D, ha fatto salire il complice a San Miniato e ha imboccato la superstrada FI-PI-LI in direzione di Pisa per arrivare a Viareggio.
Con la tecnica già collaudata, dopo aver parcheggiato in una stradina adiacente, uno entrava in una panetteria mentre l’altro rimaneva fuori, con il telefono cellulare all’orecchio con il chiaro intento di fare da palo.
Anche i due poliziotti decidevano di fare lo stesso e mentre uno rimaneva fuori, l’altro, una poliziotta, entrava dentro il negozio confondendosi con la clientela.

All’atto di pagare, la commessa del panificio, nutrendo dei dubbi sulla validità della banconota, ha chiesto all’uomo di pagare la merce con altra banconota ma lo straniero, riprendendosi il denaro, si è avvicinato all’uscita per allontanarsi. La poliziotta così ha svelato la sua identità, cercando di fermarlo, ma l’uomo l'ha spinta violentemente facendole perdere l’equilibrio. E' così fuggito dal negozio, inseguito dall'altro poliziotto, disfacendosi della banconota e di un cappellino utilizzato per mimetizzarsi. L’inseguimento è terminato nel mercato cittadino: qui il malvivente è stato bloccato dall'agente di Polizia.

Nel frattempo anche l’altro marocchino è scappato, inseguito dalla poliziotta che è riuscita a bloccarlo dopo diverse centinaia di metri.

Portati entrambi negli uffici del Commissariato di Viareggio, la Polizia è riuscita a recuperare anche la banconota contraffatta che riportava in calce il numero seriale S20175422632, corrispondente a quello delle banconote dello stesso taglio già sequestrate nel corso di precedenti colpi messi a segno dai due arrestati.

Dopo averli sottoposti a rilievi foto-dattiloscopici e vigilati tutta le notte, stamattina sono stati accompagnati al Tribunale di Lucca per la direttissima. Entrambi si sono avvalsi della facoltà di non rispondere. Il loro avvocato difensore ha chiesto i termini per la difesa, così sono stati sottoposti agli arresti domiciliari e all’obbligo di presentazione alla Polizia Giudiziaria fino alla prossima udienza fissata per il 7 maggio.

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