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Cronaca

Asili a Pisa: le azioni della Giunta per sviluppare la cultura dell'infanzia

Proseguono le tappe per le nuove previsioni in materia di educazione e controllo dei servizi. L'assessore Chiofalo: "Non dedichiamo sufficiente tempo alla formazione alla genitorialità"

Si avranno subito dopo Pasqua i primi risultati del percorso di partecipazione con genitori ed insegnanti attivato durante l'incontro con i rappresentanti dei genitori dei nidi a titolarità pubblica (gestione diretta, indiretta e a convenzione), tenutosi ai primi di marzo. In quella occasione i genitori si erano impegnati a far pervenire all'amministrazione entro la fine di marzo, in forma ufficiale, le osservazioni e le proposte sul piano di miglioramento approvato dalla Giunta Comunale, e a partire da queste osservazioni definire il percorso successivo.

Prosegue intanto l'attuazione del piano della Giunta che prevede il raddoppio dell'impegno sul coordinamento pedagogico, per il quale è stato individuato un meccanismo compatibile con i vincoli assunzionali ed avviata la procedura per l'assunzione. Continueranno a rimanere in funzione anche le attuali attività di coordinamento pedagogico affidato ad una esperta esterna, la Dottoressa Padoan, che in queste settimane ha incontrato insegnanti e genitori di ogni nido e scuola d'infanzia comunale a gestione diretta.

Avviata anche la procedura per attivare un supporto psicologico periodico e obbligatorio dei gruppi insegnanti, in aggiunta al supporto di gruppo e anche individuale già disponibile a richiesta tramite la collaborazione con la U.O. Psicologia della Asl e lo sportello di ascolto per dipendenti del Comune.

Sono stati poi definiti gli strumenti per un maggiore coinvolgimento dei genitori nella vita scolastica con momenti di apertura della scuola e l'utilizzo della casa bambini e delle bambine di San Rossore, la rotazione periodica ed automatica delle educatrici ed il sistema di lavoro a sezioni aperte, e l'incremento del livello delle azioni di formazione.

"Quanto successo al nido e le vicende che a quel fatto sono collegate hanno fatto emergere con disarmante chiarezza la necessità di affrontare un lavoro profondo sulla cultura dell'infanzia - ha sottolineato l'assessore Marilu Chiofalo - e su questo la condivisione con i presidenti dei Comitati di Gestione è stata più che ampia. Si aprono interrogativi sulla necessità di strumenti di qualità aggiuntivi a quelli già esistenti, come la supervisione psicologica individuale obbligatoria: oggi non consentita dalle norme, e su questo noi faremo una battaglia nazionale".

"Altro tema - prosegue la Chiofalo - che riguarda tutti gli ordini di scuola, sono i meccanismi con i quali noi genitori spesso deleghiamo totalmente alla scuola l'educazione dei figli ad ogni età, non dedichiamo sufficiente tempo alla formazione alla genitorialità, limitando così la nostra capacità di riconoscere autonomamente criticità fino a malfunzionamenti educativi. La cultura deve poi essere anche quella degli uffici che amministrano questi servizi, affinché tutte le parti dell'Ente, non solo chi si occupa di educazione e istruzione, abbiano chiara la complessità del concetto di qualità dei servizi per l'infanzia e l'estrema cura e attenzione indispensabili ad agire in tempi certi per garantirla. E' devastante per la comunità ogni azione che dia la percezione che sia necessaria la Magistratura, anziché la Cultura, per garantire la qualità dei servizi per l'infanzia".

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