Asili e scuole dell'infanzia: proclamato nuovo sciopero per chiedere più educatrici
I sindacati FP-CGIL, SGB e la Rsu del Comune di Pisa hanno lanciato una nuova protesta per il 26 marzo
Non si ferma la protesa sul tema servizi educativi del Comune di Pisa. I sindacati FP-CGIL, SGB e la Rsu hanno proclamato uno sciopero di 2 ore a fine servizio per il 26 marzo, con manifestazione dalle ore 14.30 alle ore 16.30 in Piazza XX Settembre davanti a Palazzo Gambacorti. Lo stato di agitazione prosegue da gennaio, con la protesta che è già sfociata in uno sciopero lo scorso 19 febbraio.
"Tutti sono invitati a partecipare - dice la convocazione - insieme ai bambini, per farci sentire e vedere dai nostri amministratori, che nascondono dietro all'argomento dei costi una precisa scelta politica: abbandonare i servizi alla prima infanzia!". Secondo sindacati e Rsu "da parte dell'amministrazione comunale non c'è stato ripensamento alcuno, persiste la volontà di non rivedere il Bilancio comunale e il piano di fabbisogno di personale al fine di assumere educatrici. Dalle iscrizioni alle scuole materne si capisce poi che i genitori respingono l'idea della Giunta di sacrificare la materna Agazzi in favore di una materna statale. La posizione della Giunta Conti è insostenibile".
Vengono quindi ribadite le richieste, per gli asili nido e le scuole d'infanzia, di maggiore personale. Poi in particolare si chiede di "revocare la chiusura della sezione piccoli della scuola dell'infanzia Agazzi I Passi 3 e bloccare il passaggio alla gestione statale delle tre scuole dell'infanzia comunali, che cancellerà più di 30 posti di lavoro tra personale comunale e ausiliario privato nel comparto istruzione, oltre a distruggere un percorso educativo decennale. Cancellando le tre scuole comunali - concludono - e non è detto che Io Stato voglia statalizzarle poiché aumenterebbero i costi e a fronte di una possibile calo demografico nei prossimi anni, si distruggono posti di lavoro e una esperienza di qualità in ambito educativo".