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Lunedì, 29 Aprile 2024
Cronaca Cisanello

Lunghe attese al pronto soccorso, l'Aoup replica: "Nessuna correlazione con la chiusura delle sale operatorie dell'edificio 30"

L'azienda ospedaliera chiarisce alcune questioni sollevate dal consigliere regionale Petrucci che aveva presentato un'interrogazione

"L'iperafflusso di pazienti al pronto soccorso che si sta registrando da settimane, in concomitanza appunto con la diffusione di virus influenzali e di contagi da Covid, non ha alcuna correlazione con la chiusura delle sale del blocco operatorio del I piano dell'edificio 30 di Cisanello disposta a inizio dicembre che, come si è più volte sottolineato anche sulla stampa locale, è dovuta a lavori di manutenzione necessari e non più rimandabili". Replicano così dall'Aoup al consigliere regionale di Fratelli d'Italia Diego Petrucci che ieri era intervenuto sulla difficile situazione che sta vivendo il pronto soccorso del nosocomio pisano, con pazienti costretti a lunghe attese in barella nei corridoi.

"Si è anche più volte sottolineato - proseguono dall'Aoup - che la chiusura non riguarda minimamente la linea oncologica, che infatti è stata tutta mantenuta, ma solamente la chirurgia cosiddetta 'minore' e comunque non urgente e differibile. I pazienti in barella in attesa di un posto letto, che stanno affollando il pronto soccorso in questi giorni e molti dei quali arrivano per altre problematiche, e poi risultano incidentalmente positivi al Covid per cui vanno instradati in percorsi assistenziali separati e anche in 'posti letto Covid' (ove bisognosi di ricovero), non sono certo pazienti in attesa di una cataratta o di una protesi d'anca, per indicare qualcuna delle tipologie di intervento riprogrammate causa lavori".

"È vero, come sottolinea nell'interrogazione il consigliere regionale Diego Petrucci, che ogni anno è prevedibile il picco di accessi per sindrome influenzale e che era ampiamente prevedibile anche la risalita dei contagi da Covid, ma i numeri di questi giorni esulano da ogni previsione anche perché non sono ricoveri 'causa Covid' ma prevalentemente ricoveri 'con Covid' - sottolineano dall'azienda ospedaliera - per far fronte dunque a questa nuova ondata, lunedì è stata disposta (fino a nuova comunicazione) la sospensione di un'altra fetta di chirurgia programmata non oncologica, a dimostrazione del fatto che si stava comunque effettuando in altre sale, nonostante la chiusura del blocco operatorio del I piano dell'edificio 30".

Dall'Aoup, "a ulteriore riprova del fatto che la linea oncologica non sia stata interrotta" citano "qualche numero": "fra interventi programmati, in regime di day-surgery o di ricovero ordinario, per tumori maligni, nel 2023 rispetto al 2022 si è registrato un +11% di attività e +27% rispetto al 2019. In sostanza i volumi dell'attività chirurgica dell'anno in corso sono in aumento anziché in calo, e il tutto è stato ottenuto senza ricorrere al privato accreditato ma solo con personale interno".
"Va da sé che tutte le urgenze, è opportuno a questo punto sottolinearlo, non subiscono alcun rallentamento e vengono sempre regolarmente effettuate - concludono - infine, riguardo alle assunzioni, l’Aoup sta valutando la rimodulazione del personale da assumere facendo ricorso alle varie tipologie di reclutamento".

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