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Cronaca

Cresce il prezzo del biglietto per il camminamento sulle mura: esplode la protesta

Con la delibera dello scorso 1° settembre il Comune ha stabilito l'aumento del tariffario: Ciccio Auletta chiede alla giunta di tornare sui suoi passi

Nessuna distinzione tra alta e bassa stagione: il camminamento in quota, lungo le antiche mura che contornano il nucleo storico della città, rappresentano un monumento dalla grande rilevanza turistica che merita un tariffario unico. Lo ha stabilito la giunta con la delibera dello scorso 1° settembre, in cui sono stati rivisti i prezzi per accedere al percorso sul tracciato delle mura. Una decisione che non è passata inosservata a Una Città in Comune e Rifondazione Comunista, che attraverso il loro esponente in Consiglio comunale, Ciccio Auletta, chiedono un immediato dietrofront alla maggioranza.

"A pagare ancora una volta gli effetti della pandemia saranno i cittadini e le cittadine. E’ questo quello che merge dalla delibera approvata dalla giunta Conti che ha dato il via libera ad una serie di aumenti del biglietto per salire sulle mura; ciò è richiesto dalla cooperativa che le ha in gestione a causa della situazione di difficoltà economica determinata dalla pandemia, con un calo delle visite" spiega Auletta. "Da sempre abbiamo denunciato gli effetti perversi di una gestione esternalizzata del percorso sulle mura, e questo è uno dei risultati - aggiunge - In primo luogo non ci sarà una distinzione tra alta e bassa stagione (precedentemente con il biglietto a 5 euro in alta stagione e a 4 euro nella bassa): il biglietto intero sarà sempre di 5 euro. Cosa ancor più grave è che il biglietto ridotto per le scuole passa da 2 a 3 euro, e il biglietto famiglia ridotto, che prima era di 13 euro in alta stagione e 11 in bassa, viene aumentato per tutta la stagione a 15 euro. Aumentano anche i prezzi per le visite guidate delle scuole sia lunghe che brevi, così come gli abbonamenti  annuali che passano da 40 a 50 euro".

Ciccio Auletta insiste: "Si scaricano ancora una volta sulla cittadinanza scelte gestionali sbagliate e mancati ristori del Ministero, tanto da portare il Comune a coprire le spese di manutenzione della Torre di Legno. In una fase di difficoltà economica e sociale sempre più pesante, in cui aumenta il costo della vita e delle bollette, il Comune di Pisa aumenta anche l’accesso ai beni culturali della nostra città, mentre spreca decine di migliaia di risorse in iniziative sbagliate. Visitare i beni culturali non deve essere un lusso ma un diritto, e per questo riteniamo totalmente sbagliata la scelta del Comune, pur nelle difficoltà di chi ha in gestione in servizio, di aumentare il biglietto. Chiediamo che la delibera sia ritirata e che l’argomento sia affrontato urgentemente in commissione".

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