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Cronaca

Aumenti per la mensa universitaria, il Dsu: "Adeguamento necessario dopo 15 anni, fasce più basse inalterate"

L'Azienda regionale Dsu replica alla denuncia di Sinistra Per circa i costi innalzati dei pasti

"La scelta di innalzare le tariffe delle mense per alcune fasce Isee di utenza, che non rientra nella gratuità della consumazione, avviene in conseguenza alle indicazioni di revisione finanziaria pervenute dalla Regione Toscana, per rendere economicamente sostenibile l'erogazione del servizio in uno scenario che ha visto negli ultimi tempi un considerevole incremento dei costi di produzione e dell'inflazione. Tuttavia in questo contesto sempre più difficile, la Regione e l'Azienda Dsu Toscana hanno mantenuto il più a lungo possibile inalterato il costo dei pasti applicato agli studenti che non è stato variato negli ultimi 15 anni, ma che oggi necessita di un adeguamento".

Il Dsu Toscana replica alla denuncia di Sinistra Per, che ieri 1 agosto ha annunciato gli aumenti per il costo della mensa universitaria. I rincari, come segnalati dal sindacato studentesco, sono tuttavia contenuti e non impattanti sensibilmente secondo l'ente regionale: "Gli aumenti - scrive in una nota - non riguardano le fasce Isee più basse fino alla soglia dei 30mila euro che rimangono inalterate, ma interessano quelle più elevate con incrementi progressivi di 1 euro per il segmento Isee che va da 30mila a 45mila euro (il costo del pasto passa da € 3,50 a € 4,50), di euro 1,70 in quello da 45mila a 60mila (passando da € 3,80 a € 5,50), di euro 2,50 in quello da 60mila a 75mila (passando da € 4,00 a € 6,50), di euro 3 in quello da 75mila a 100mila (passando da € 4,50 a € 7,50). Il costo di € 8,50 criticato dall'associazione studentesca riguarda una nuova fascia relativa a soggetti molto abbienti che presentano un Isee elevatissimo oltre i 100mila euro. Comunque il costo massimo di € 8,50 per un pasto completo composto da un primo, un secondo, un contorno, una frutta o un dessert, con bevande a consumo libero, è di gran lunga inferiore alla spesa media presso esercizio privato ristorativo o bar per una consumazione della stessa entità".

Quindi Regione e Dsu Toscana ritengono che "stante la non più rinviabile necessità di compiere un adeguamento delle tariffe, si è cercato di porre attenzione ad agevolare le categorie più deboli che non vengono di fatto coinvolte negli aumenti, applicando una piccola maggiorazione graduale solo agli studenti che si trovano in condizioni economiche migliori, perseguendo quel criterio di mutualità e sussidiarietà che fa parte da sempre della filosofia degli interventi a sostegno dello studio universitario".

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