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Cronaca

Auto blu, Rossi rinuncia alla Mercedes: da oggi viaggia in Punto

Il presidente della Regione cerca di dare il buon esempio e invita gli altri amministratori a fare altrettanto per risparmiare, rinunciando a lussuose macchine e sfruttando maggiormente i mezzi pubblici

Il presidente della Regione Toscana scende dalla Mercedes e si siede su una italianissima Punto, dando così il buon esempio agli amministratori degli enti pubblici toscani e, perchè no, anche di tutta Italia. In un momento in cui si parla di tagli alla spesa pubblica, una sforbiciata alle spesso lussuose vetture che accompagnano molti politici è sicuramente un passo in avanti per far vedere che comunque sia, anche chi è al potere, è disposto a fare qualche sacrificio.

E il primo passo viene proprio dal governatore Rossi. “Mi sono stufato dell’auto blu. E ho dato disposizione per venderla, è una Mercedes 2000 acquistata nel 2008 che ha già percorso più di 200mila km, al suo posto ho comprato una Punto 1400. Da domani sarà questa la mia auto” ha affermato il presidente toscano ieri in conferenza stampa.
“Ho già dato disposizioni di tagliare il parco macchine del 20 per cento e invitato tutti i direttori generali, delle Asl e di tutte le agenzie, enti e fondazioni - ha aggiunto Rossi -  a ridurre l’utilizzo di mezzi a benzina o diesel, utilizzando, quando possibile, mezzi alternativi e privilegiando il trasporto pubblico: tutto questo per risparmiare tra gli 8 e i 10 milioni. Ho dato anche disposizione che tutte le nuove auto che verranno acquistate dovranno essere alimentate a metano o ibride (elettriche e benzina – elettriche e metano) e con cilindrata non superiore a 1400 cc, mentre la direttiva del Governo è per auto di 1600 cc.. Ho preso questa decisione perché voglio una Regione popolare, voglio istituzioni che il popolo possa sentire come sue”.

La nuova auto sarà meno inquinante (ogni anno emetterà 1,7 kg di particolato -pm10- in meno e 35 kg di ossidi di azoto -Nox- in meno) e con consumi ridotti di due terzi. Nel 2011 l’auto in uso al presidente è costata intorno ai 6-300 euro solo per il carburante, per una percorrenza di circa 46.000 km. A pari percorrenza con una Punto a metano 1.4 cc la spesa prevista per il carburante è di circa 2.900 euro. La percentuale di risparmio si attesta intorno al 52%, che calcolando anche i costi di bollo, assicurazione e manutenzione può salire fino al 60-70 per cento. Un risparmio che si può applicare a tutte le auto impiegate dalla giunta, che nel 2011 hanno percorso 683.000 km, per una spesa complessiva di carburante di circa 77mila euro.  Numeri da capogiro che devono far riflettere.

“Ho deciso - ha sottolineato Rossi - di dare il buon esempio, iniziando per primo. Grazie al ricavato della vendita della vecchia Mercedes, di una Volvo e di una utilitaria, ho acquistato una Punto 1400 che da domani sarà la mia auto. Con la necessaria gradualità, faremo lo stesso con l’intera giunta e il parco macchine della Regione. Non posso fare a meno di un auto, visto che devo continuamente spostarmi da una città ad un’altra e buona parte del mio lavoro, con le carte ed il telefono, si svolge in auto durante gli spostamenti. La Punto è l’auto più venduta, la più popolare e prodotta interamente in Italia. Se l’intera pubblica amministrazione, nazionale, regionale e locale, facesse altrettanto la questione delle auto blu sarebbe risolta una volta per tutte e daremmo un contributo anche alla nostra industria nazionale”.

Ma le novità non finiscono qui, visto che Enrico Rossi ha anche lanciato una nuova campagna simboleggiata da una spilla con scritto “Risparmio il 10% per salvare scuola e sanità per tutti”.
L’idea si traduce in un appello a tutti i lavoratori della Regione a cercare ogni possibile ed ulteriore fonte di risparmio perchè “in una situazione drammatica come quella che stiamo vivendo c’è bisogno del contributo di tutti”. Per questo vanno coinvolti i “lavoratori che sanno dove si spendono i soldi” e dunque sanno come si fa a risparmiare.
“Come dice un noto proverbio - prosegue Rossi - il diavolo si nasconde nei dettagli, dettagli che nessuno conosce meglio dei dirigenti, dei funzionari, degli impiegati. Tutti saranno chiamati, con la loro capacità e la loro passione, ad uno sforzo in più che servirà per mantenere i servizi, come la scuola, la sanità, l’assistenza, ai cittadini”.

Rossi ha inoltre ricordato la decisione già adottata dalla Regione di affidare al Sant’Anna di Pisa uno studio di Spending Review sui livelli di spesa della Toscana, dal quale, ha detto, “ci aspettiamo indicazioni importanti. Ma - ha aggiunto - io sono convinto che, quando è in gioco la salvezza del Paese, questa può essere raggiunta con uno sforzo di tenuta del Paese, in tutte le sue componenti, senza contrapporre lavoratori dipendenti e artigiani o pubblici dipendenti, gli uni contro gli altri. Io penso - ha concluso - che sia necessario essere proattivi, senza rinunciare a dire a Monti e al Governo quello che pensiamo".

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