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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca

L'autobus come palcoscenico: letture improvvisate per ricordare il gesto di Rosa Parks

E' l'iniziativa promossa martedì da Comune e Ctt Nord per il 60° anniversario da quando l'attivista, figura simbolo del movimento per i diritti civili, rifiutò di cedere il suo posto su un autobus ad un bianco, così come previsto allora dalla legge

Celebrare e riscoprire la storia di Rosa Parks, l'afroamericana di Montgomery Alabama divenuta celebre per aver rifiutato di cedere il suo posto in autobus a un uomo bianco, come previsto all'epoca dalla legge, facendosi arrestare e condannare a pagare una multa, per poi essere incolpata di disordine pubblico e violazione della legge. Un gesto che dette origine al boicottaggio degli autobus a Montgomery, da cui poi nascerà il movimento che mise fine alla segregazione razziale. E' questa l'iniziativa promossa per oggi da Comune di Pisa e Ctt Nord, per il 60°anniversario di quel gesto, compiuto il 1° dicembre 1955.

Durante tutta la giornata chi salirà sugli autobus delle linee urbane potrà infatti ascoltare la sua storia, grazie a delle letture improvvisate dall'associazione 'Il Gabbiano' . "Un esempio - ha detto l’assessore Marilù Chiofalo - di cosa ciascuno di noi potrebbe fare nel suo piccolo per operare delle profonde trasformazioni. Dobbiamo essere stanchi di ciò che non funziona, avere il coraggio di agire e la forza di trasformare positivamente tutte le conseguenze che derivano dal nostro impegno civico. Ringrazio di cuore Daniela Bertini con l’associazione 'Il Gabbiano', la Laav (Letture ad alta voce) ed il teatro Labile, che con il loro lavoro volontario, in questa ed in altre occasioni, danno un esempio di questo impegno civico".
 
Soddisfatto dell'iniziativa anche Andrea Zavanella presidente della Ctt Nord. "La figura di Rosa Parks - ha detto Zavanella - è per noi un esempio di come la storia della conquista dei diritti umani fondamentali si leghi alla storia del trasporto pubblico. Questa bella iniziativa ci aiuta a ribadire il carattere di universalità del nostro servizio che, spiace constatare, a volte viene attaccato con polemiche di strisciante natura razzista".

"Di recente - ha proseguito Zavanella - mi è capitato di dover rispondere ad un genitore che non riteneva giusto che alla figlia fosse stata elevata una multa perché trovata senza biglietto sostenendo che nell’autobus c’erano cittadini 'stranieri', intendendo con questo persone di colore, senza biglietto, che non erano state multate. Inutile dire che l’accusa si è rivelata infondata, ma questo fatto mi è tornato in mente ricordando Rosa Parks perché grazie a lei esiste un diritto universale al posto in autobus, un dovere universale di pagare il biglietto e persino il dovere di pagare la multa se si viaggia senza biglietto. Rosa è andata in prigione per questo diritto/dovere e alla fine il mondo le ha dato ragione e noi non possiamo che dirle grazie".

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