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Sabato, 20 Aprile 2024
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Bimba morta in piscina: nessuna patologia pregressa è emersa

Il legale della famiglia della piccola Rachele Medda ha affermato che l'autopsia eseguita nel pomeriggio di venerdì non avrebbe rivelato la presenza di particolari patologia tali da provocare la morte della bambina

E' stata eseguita oggi pomeriggio l'autopsia sul corpo della piccola Rachele Medda, la bambina di cinque anni morta nella piscina comunale di Pisa mentre stava frequentando un campo estivo della società Canottieri Arno.
L'esame autoptico non avrebbe ''rivelato evidenze macroscopiche di patologie pregresse''. Lo ha rivelato Carlo Porcaro D'Ambrosio, legale della famiglia della piccola, al termine dell'esame necroscopico protrattosi per tre ore, dalle 14.30 alle 17.30, e condotto dal medico legale Luigi Papi. Quest'ultimo non si è pronunciato neppure con la Procura e si è preso 60 giorni di tempo per stilare la relazione definitiva nella quale indicare le cause della morte della bambina.

Il pm Sisto Restuccia ha ipotizzato per ora il reato di omicidio colposo per annegamento della bambina e iscritto nel registro degli indagati le due istruttrici della Canottieri Arno. Anche la famiglia Medda ha nominato un proprio consulente, il medico legale Benedetta Guidi, che ha partecipato all'esame autoptico: ''Serviranno ulteriori accertamenti scientifici anche sui tessuti prelevati in sede di autopsia - spiega Porcaro D'Ambrosio - per capire che cosa sia realmente successo e quindi prima di qualunque pronunciamento dobbiamo attendere l'esito di questi ulteriori esami, tuttavia possiamo dire che finora non sono emerse questioni macroscopiche, relative a eventuali patologie pregresse che potessero causare la morte della piccola''. (fonte Ansa)

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