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Cronaca

Avr, Cgil Pisa: "No ai licenziamenti, pronti alla mobilitazione"

Il sindacato interviene sugli episodi avvenuti in azienda e annuncia un nuovo stato di agitazione

Ritiro dei licenziamenti, con una prossima nuova protesta. La Cgil di Pisa interviene su quanto accade all'Avr, azienda che ha in appalto il servizio di spazzamento del Comune di Pisa: "Il licenziamento comunicato martedì scorso del nostro rappresentante sindacale Rsu - scrive il sindacato - si inquadra in una fase di continua riduzione del personale negli ultimi 4 mesi. Si è inoltre da tempo attivata in Avr una cassa integrazione Covid a livello nazionale che ha avuto discutibili applicazioni anche nel territorio, senza nessuna informazione alle Rsu di Pisa e quindi ostacolando di fatto un corretto rapporto con il sindacato. Nell’ultimo stato di agitazione, culminato in uno sciopero il 10 luglio scorso, avevamo denunciato il permanere di varie inadempienze ormai storiche dell'azienda (e già si erano verificati i primi due licenziamenti in tronco, tra cui quello di uno dei tre rappresentanti sindacali) e unitariamente avevamo richiesto al Comune il trasferimento immediato di servizi e lavoratori alle società in house (Geofor e Pisamo)".

Su fronte occupazionale "si sta facendo strada concretamente, almeno per il ramo igiene ambientale la possibilità che ciò avvenga presto, in concomitanza con l'incarico dei Comuni a Retiambiente per tutto l'ambito della 'costa', per gli attuali cinquanta dipendenti circa a tempo indeterminato dei sessanta in forza ancora a maggio. Questa riduzione del personale e questi licenziamenti ci preoccupano perché si collocano, non crediamo a caso, in una fase di riorganizzazione del settore igiene ambientale nella nostra provincia".

"Chiediamo - dice quindi il sindacato - che siano ritirati i tre licenziamenti e che si arresti questa emorragia senza precedenti, in questi servizi che sono ad alta intensità di manodopera. All’Amministrazione comunale, che rappresenta la committenza di Avr, chiediamo, di fronte a questa situazione, di intervenire per ripristinare un clima normale nei rapporti sindacali a partire proprio dal ritiro dei licenziamenti. Nell'assemblea convocata per lunedì prossimo, indetta dall'unico rappresentante sindacale rimasto, a cui va tutto il nostro incoraggiamento e sostegno, proporremo di rispondere a questo tentativo pervicace di indebolire la lotta dei lavoratori (iniziata ormai un anno e mezzo fa) con l'indizione di un ulteriore stato di agitazione e iniziative specifiche di risposta sindacale".

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