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Cronaca

Parco San Rossore, 3 milioni per il PIT: le azioni di tutela e valorizzazione

Si va dal contrasto del dissesto idrogeologico alle innovazioni come la fitodepurazione delle acque mediante l'uso di alghe

Tre milioni di euro per la valorizzazione del Parco di Migliarino San Rossore Massaciuccoli. Il Progetto Integrato Territoriale (PIT) 'pianura pisana, dalla fascia pedemontana al mare' è risultato approvato ed ammesso a finanziamento come primo classificato a livello regionale per il bando di Sviluppo Rurale - PSR 2014/2020 della Regione Toscana. Sono state 5 le proposte finanziate su 27 progetti presentati.

L'Ente Parco si è presentato come capofila di una rete di 53 partner pubblici e privati. Il progetto è stato ideato e concertato con la società di consulenza ambientale GreenGea snc di Pisa, con la partecipazione di: Consorzio di Bonifica 4 Basso Valdarno, Consorzio 1 Toscana Nord, Scuola Superiore Sant'Anna, Università di Pisa e Normale, Autorità di Bacino pilota del Fiume Serchio, i Comuni di Pisa, Calci, San Giuliano Terme, Vecchiano, Vicopisano, 20 Aziende agricole e associazioni CNA e Coldiretti.

Il progetto

Sono tre gli assi strategici sui quali si concentrano una parte significativa degli interventi e le attività di monitoraggio, finalizzate alla successiva divulgazione dei risultati e degli interventi di manutenzione territoriale messi in atto: la fascia pedemontana da Vecchiano fino a Vicopisano, con una serie di interventi finalizzati alla prevenzione del dissesto idrogeologico ed al miglioramento della qualità delle acque circolanti nelle aree agricole; il tracciato del Fiume Morto, dalle sue sorgenti nel territorio di Calci, fino al mare, come corridoio ecologico fondamentale di collegamento tra il territorio dell'Area Protetta e l'ambito del Monte Pisano; gli ambiti delle bonifiche, da Vecchiano ad Asciano, fino a Coltano.

Individuate le maggiori criticità ambientali sono state messe a punto le azioni relative alle tematiche oggetto del bando. Quindi gestione e tutela delle risorse idriche, con regimazione idraulica e diversificazione degli approvvigionamenti, per il risparmio idrico ed il miglioramento della gestione delle acque. Biodiversità, per il miglioramento dello stato di conservazione delle aree Rete Natura 2000 e delle altre aree ad alto valore naturalistico. Dissesto idrogeologico e tutela del paesaggio, con il recupero di aree degradate. Fino all'energi, con la valorizzazione delle fonti energetiche rinnovabili.

Le azioni

Il complesso del progetto punta alla cura del territorio fra tecniche tradizionali e adozione di nuove tecnologie. Fra gli interventi tipici dell'assetto paesaggistico dei luoghi si segnalano le sistemazioni delle reti idraulico-agrarie nei campi coltivati, la piantumazione di filari di siepi dove si sono eccessivamente semplificate le tessere del mosaico paesaggistico, interventi di ingegneria naturalistica per la realizzazione di nuovi invasi, la recinzione di aree agricole produttive per evitare i danni dei selvatici.

Tra le azioni innovative ci sono quelle sulla fitodepurazione delle acque mediante l'uso di alghe (azione prevista alle idrovore sulla Barra nel Massaciuccoli), sull'uso di droni per l'agricoltura ecocompatibile e l'uso di mezzi ad ultrasuoni per il contenimento dei danni da ungulati. Il progetto attiverà, inoltre, le misure di cooperazione 16.5 e 16.4 del Piano di Sviluppo Rurale. Tali misure permetteranno di creare un coordinamento nella gestione degli interventi, con l'obiettivo di mantenere e migliorare le caratteristiche agricole in relazione alle modifiche ambientali indotte dal clima.

Le dichiarazioni

"In questo modo - annuncia il presidente del Giovanni Maffei Cardellini - oltre che assicurarci risorse aggiuntive, riportiamo al centro dell'azione amministrativa del Parco un progetto propulsivo verso molte direzioni: la sicurezza idraulica, lo sviluppo delle rinnovabili, la biodiversità e la qualità alimentare, valorizzando le relazioni positive fra attori istituzionali e attori economici, in primo luogo le aziende agricole. La funzione del Parco come capofila non è casuale in quanto rappresenta un certificato di qualità per l'intero territorio. Una sottolineatura utile a spiegare un ruolo del parco oltre la salvaguardia che consiste nello stimolo di uno sviluppo che contribuisca alla cura del paesaggio e al mantenimento delle risorse naturali".

Il sindaco di Pisa Marco Filippeschi: "I 3 milioni di euro che il progetto si è aggiudicato vincendo il bando della Regione Toscana è un risultato e un punto di partenza per una serie di lavori importanti per la sicurezza idraulica, la biodiversità e la manutenzione del territorio. Pisa grazie al Parco è ricca di aree naturali, un polmone verde che va curato e vissuto positivamente. Grazie a tutti i 53 partners, pubblici e privati, che hanno collaborato per ottenere questo risultato".

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