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Cronaca Via Aurelia

Prostituzione lungo l'Aurelia: giovani ragazze costrette sulla strada per aiutare le famiglie d'origine

Due le persone arrestate che conducevano le ragazze sul luogo di 'lavoro', fornendo anche tutto il kit necessario per la loro 'attività'. Molte delle giovani prostitute, tutte di nazionalità ungherese, erano già madri

Un altro colpo inferto per reprimere il fenomeno della prostituzione nel pisano. I Carabinieri del Nucleo Investigativo di Pisa, come anticipato ieri, hanno disarticolato una banda di ungheresi particolarmente attiva nello sfruttamento di giovanissime connazionali che reclutavano in patria nelle aree di etnia rom. Due le persone arrestate. E' questo il risultato di una indagine condotta con tempistica rapida, diretta dal Sostituto Procuratore della Repubblica di Pisa, dr.ssa Lidya Pagnini, che ha svelato una triste storia di emarginazione e costrizione cui le vittime erano sottoposte per sostenere le famiglie di origine in Ungheria.

La rete organizzativa dell’attività illecità si è rivelata ben collaudata ed efficiente: infatti le prostitute venivano alloggiate in una struttura ricettiva a Torre del Lago (LU) lontano da occhi 'indiscreti', accompagnate sulla SS1 Aurelia nei luoghi preposti all’attività di meretricio (individuati a Pisa durante l’arco diurno e a Migliarino Pisano durante l’arco serale-notturno) e sottoposte a capillare controllo attraverso mirati passaggi e stazionamenti nei pressi dei luoghi di prostituzione.

Le ragazze, di età compresa tra i 22 e 25 anni, venivano approvvigionate di tutto il necessario per vivere e prostituirsi: profilattici, salviette umidificate, creme lenitive intime, biancheria intima sexy, perfino un piccolo prontuario contenente le frasi tradotte in italiano da dire ai clienti e un tariffario delle varie prestazioni, che partivano da 50 euro a salire.

L’attività d’indagine appena conclusa dai militari ha avuto origine da alcuni controlli effettuati su strada dalle forze dell'ordine, dai quali è emersa l’insolita presenza di ragazze ungheresi lungo l'Aurelia. I controlli approfonditi, con pedinamenti e lunghi appostamenti, hanno poi permesso di scoprire un 'mondo' fatto di spregiudicati sfruttatori di giovani ragazze, alcune delle quali già madri.

In seguito al blitz, scattato nella giornata di ieri, 23 ottobre, sono stati sequestrati contanti per circa 900,00 euro, una distinta bancaria di un conto corrente Unicredit intestato ad uno degli arrestati, l’autovettura utilizzata come 'taxi' per trasferire e riprendere le ragazze dai luoghi di 'lavoro'.

Gli arrestati, E.C., 34 anni, e Z.S., 36 anni, entrambi senza fissa dimora in Italia, sono stati associati alla casa circondariale Don Bosco.

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