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Biblioteca della Sapienza, parlano i dipendenti

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di PisaToday

I 37 lavoratori e lavoratrici della Biblioteca Universitaria di Pisa. Ieri, 29 Maggio 2012,  hanno dovuto lasciare i locali all’interno del Palazzo della Sapienza da essa occupati fin dal 1823 a seguito degli ultimi episodi di terremoto. In un momento per loro e per tutti davvero difficile vogliamo per prima cosa esprimere la nostra vicinanza alle famiglie dei paesi dell’Emilia Romagna colpiti  così duramente dai crolli del terremoto e la nostra solidarietà ai lavoratori ed alle lavoratrici che,  ancora una volta, sono i primi a pagare perfino con la vita i danni dei disastri naturali. Questi disastri stanno distruggendo il patrimonio artistico e culturale dell’Italia e stanno creando seri problemi di stabilità anche a grande distanza dall’epicentro del terremoto come sta accadendo per il Palazzo della Sapienza che ora necessita di una radicale ristrutturazione che comporterà l’alleggerimento o lo sgombero totale dei magazzini bibliotecari. Per questo i lavoratori, da ieri ospiti in una stanza a piano terra  del Palazzo Reale,  prima di tutto chiedono alle autorità competenti locali e statali un impegno fattivo a garantire un futuro a questa istituzione con l’obiettivo di mantenere il prezioso patrimonio antico nella sede storica con tutti i servizi biblioteconomici che la Biblioteca offre. Nel caso in cui questo non fosse più possibile e comunque nella fase di transizione nella quale andranno messi in sicurezza i locali della Sapienza andranno individuati da subito locali cittadini adatti ad accogliere

  • L’utenza, studenti, studiosi, professori che rischiano di non avere più un altro luogo fisico e culturale di riferimento (come sapete anche la biblioteca comunale è chiusa al prestito per i lavori di trasferimento nella nuova struttura)
  • il patrimonio rappresentato dal ricco materiale raccolto ( si parla di 600 mila libri per un valore stimano in miliardi di euro),
  • il personale che da ieri non ha più un luogo fisico nel quale svolgere il proprio lavoro
  • le competenze professionali acquisite dal personale che non vanno assolutamente disperse

I lavoratori sono molto preoccupati e nella riunione di ieri hanno chiesto alle organizzazioni sindacali di fare subito un incontro a livello regionale per decidere del loro futuro e di quello della biblioteca. Nessuno vuole che l’uscita dalla Sapienza della Biblioteca universitaria significhi l’abbandono ed il disinteresse per la sua funzione e per il suo futuro .Domani si terrà a Firenze la delegazione trattante con il Direttore Regionale e lì Sindacato  ed RSU rappresenteranno il punto di vista dei lavoratori con l’obiettivo di dare risposte a breve, medio e lungo termine a tutti.            

Biblioteca della Sapienza, parlano i dipI lavoratori della Biblioteca Universitaria
La RSU e le OOSS FP-CGIL, FPS-CISL,FPL-UIL,UGL



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