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Cronaca

Memoria, ricordato il bombardamento del '43: "Sia coltivata la storia"

Il sindaco Michele Conti ed i vertici civili e militari della città hanno commemorato la tragedia che si consumò 76 anni fa

Si sono svolte stamani, sabato 31 agosto, le cerimonie per commemorare il bombardamento di Pisa del 1943, giorno in cui le devastazioni furono enormi con la morte di 952 persone. A presenziare è stato il sindaco Michele Conti insieme ai vertici civili e militari: il Prefetto Giuseppe Castaldo e il Questore di Pisa Paolo Rossi, i rappresentanti di Guardia di Finanza e Brigata dei paracadutisti, il Comandante della 46esima Brigata Aerea Iadicicco, il Comandante dei Carabinieri Bellafante, la vicepresidente della Provincia Giulia Deidda, il presidente del Consiglio Comunale Gennai e il presidente del Comitato Provinciale di Pisa dell'Anpi Bruno Possenti.

La commemorazione ha previsto la deposizione di una corona d'alloro sulla lapide che ricorda i caduti sul lavoro, vittime del bombardamento sulla fabbrica di idrovolanti, a Marina di Pisa, nella chiesa di Maria Ausiliatrice, piazza Maria Santissima Ausiliatrice. Poi presso il Sostegno del Canale dei Navicelli a Porta a Mare. Una corona di alloro è stata infine deposta all'asilo Beltram, di fronte alla chiesa di San Giovanni al Gatano, dove è seguita la Messa.

"Oggi, come ogni anno - ha detto Conti nel suo discorso - ci ritroviamo qui a ricordare per non dimenticare, una delle ferite maggiori inferte alla nostra città nella sua millenaria storia. Pisa e i pisani il 31 agosto 1943 furono vittime di un drammatico bombardamento che in pochi minuti rese irriconoscibili le nostre strade e le nostre piazze e gettò nel dolore e nello sconforto migliaia di nostri concittadini. Quel giorno, dicono le cronache ufficiali, le vittime furono 952 e migliaia furono i feriti, ma il bilancio è reso ancora più drammatico dal numero mai veramente definito dei dispersi di quella pioggia di piombo caduto dal cielo. I Lungarni furono semidistrutti, i ponti crollati, la stazione rasa al suolo e il quartiere di Porta a Mare venne polverizzato, la Saint Gobain colpita e morti molti degli operai che si trovavano in quel momento in pausa pranzo, così come vennero colpite molte delle nostre chiese. Da allora, la città sarebbe stata colpita altre 54 volte in un crescendo di disperazione e distruzione che sconvolse le vite dei nostri nonni e dei nostri genitori".

Bombardamenti 3-2

"Compito delle Istituzioni è servire le proprie comunità, assicurare servizi efficienti, governare il territorio. Ma non può limitarsi a questo. Deve anche essere stimolo a coltivare la storia, quella con la S maiuscola che ci fanno studiare nei libri a scuola ma anche quella delle nostre città che, in casi come questi, si è incrociata con la storia della Seconda guerra mondiale che ha coinvolto milioni di persone in tutto il mondo. Nostro compito è mantenere vivo il ricordo e abituare i nostri giovani a coltivarne il racconto affinché tutti possiamo meglio comprendere quale strada percorrere per il futuro. Da allora quante volte abbiamo detto 'mai più guerre e distruzioni' eppure ancora in molte parti del mondo, oggi si combatte. Per questo oggi, e non solo oggi, dobbiamo ricordare quel tragico 31 agosto 1943 per onorare la memoria di quelle vittime innocenti della guerra e di tutti coloro che li hanno pianti e continuano a farlo, in ogni angolo del mondo".

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