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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Bonus acqua a chi risiede da più tempo a Pisa: "Un misto di propaganda e incompetenza"

Diritti in Comune, insieme a Sì-Toscana a sinistra e il forum italiano dei movimenti per l'acqua contro la delibera della giunta Conti: "E' illegittima e penalizza i più bisognosi"

"Un concentrato di propaganda e incompetenza unico nel suo genere a livello nazionale". Diritti in Comune, Sì-Toscana a sinistra e il forum italiano dei movimenti per l'acqua vanno all'attacco della giunta leghista pisana in merito alla recente delibera approvata sul bonus idrico, che inserisce il criterio della storicità della residenza per la compilazione delle graduatorie. Una delibera che "genera profonde ingiustizie - scrivono - e tradisce l’obiettivo fondante dello strumento creato e gestito dall’Autorità Idrica Toscana con la delibera n°5 del 2016, ovvero assicurare un’agevolazione economica alle utenze deboli e ai nuclei versano in condizioni socio-economiche disagiate".

Secondo il documento approvato dalla giunta, chi risiede da più anni nel territorio comunale, acquisirà un numero maggiore di punti per la graduatoria di assegnazione del contributo, qualsiasi sia il livello Isee. "Per capirci - proseguono Diritti in Comune, Sì-Toscana a sinistra e il forum italiano dei movimenti per l'acqua - se si rientra nella stessa fascia Isee (per esempio quella che viene definita come B, tra 8.250 euro e 16.500 euro); viene agevolato chi vive da più anni a Pisa, senza considerare che la condizione economica di chi si colloca ai due estremi della categoria di reddito è davvero molto diversa".

Per poter accedere all’agevolazione, si legge nel bando, oltre ad essere residenti nel comune di Pisa, bisogna "avere un Isee di importo pari o inferiore a 16.500 euro. Per le famiglie con almeno 4 figli a carico il tetto è innalzato a 20mila euro". "La delibera - affermano però Diritti in Comune, Sì-Toscana a sinistra e il forum italiano dei movimenti per l'acqua - riporta fasce Isee errate: infatti il bonus acqua (come quello elettricità e gas) secondo le normative vigenti può essere richiesto dai soggetti con un reddito Isee massimo di 8.107,5 euro all'anno, oppure di 20mila euro per chi ha più di 3 figli. Questo è l’effetto negativo della propaganda della giunta Conti che dietro il falso slogan 'prima gli italiani' colpisce in primis i cittadini pisani che più sono in difficoltà".

"L’incompetenza - concludono - è nella forma e nei contenuti della delibera, che stravolge le direttive dell’Autorità idrica toscana, inserisce un criterio non previsto come quello della storicità della residenza e applica il criterio dell’Isee in maniera errata. Intraprenderemo tutte le azioni possibili per far annullare questa delibera, palesemente illegittima, in modo che possa essere emanata una versione corretta e non discriminatoria, evitando ritardi nell’erogazione di contributi fondamentali per chi si trova in condizioni difficili".

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