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Cronaca

Borse di studio all'Università, 'Sinistra per...': "Studenti stranieri esclusi ingiustamente"

L'associazione denuncia la presenza di un problema burocratico che penalizza gli studenti extraeuropei. Chiesto a Regione e Dsu Toscana di intervenire

Esclusi ingiustamente dal bando per le borse di studio Dsu molti studenti stranieri. E' quanto denuncia 'Sinistra per...' alla vista delle assegnazioni stabilite alla chiusura del bando annuale avvenuta lo scorso 15 settembre: "Si verificano sempre danni e disagi burocratici che si ripercuotono sugli studenti, che rischiano di perdere la borsa di studio e di avere difficoltà nella prosecuzione degli studi. Quest'anno è toccato ad un numero ingente di studenti stranieri ai quali è stato detto che la loro domanda di borsa di studio verrà rigettata a causa di un impedimento burocratico".

"La procedura di assegnazione - spiegano dall'associazione - per gli studenti extra UE prevede, rifacendosi alla legislazione italiana, la legalizzazione della documentazione dello studente, che fattivamente consiste in un timbro, da parte dell'ambasciata italiana nel loro paese di provenienza. Ciò significa che lo studente, o un una persona designata dallo stesso, si rechi personalmente all'ambasciata di riferimento in patria ed essa, arbitrariamente, decida quando timbrare la documentazione e riconsegnarla allo studente. Tale procedura non ha tempi certi, ma impiega tendenzialmente dai 15 giorni ai due mesi"

Un ostacolo che fino a qualche anno fa veniva aggirato dal Dsu Toscana affermano da 'Sinistra per...': "Il Dsu, consapevole delle difficoltà tecniche, accettava le fotocopie di tale documentazione non ancora vidimate, facendo in modo che i ragazzi risultassero 'sospesi dal beneficio' fino alla consegna dei documenti originali legalizzati. Oggi lo stesso ente si dichiara non aperto alla sospensione temporanea, lavandosi le mani del problema poiché non responsabile delle dinamiche del ritardo, dimenticando completamente il compito sociale di cui è investito".

Una situazione che penalizza gli studenti i quali "non sono certo imputabili per i ritardi. Stiamo parlando di soggetti che a causa di questo sistema rischiano di troncare di netto le loro carriere universitarie e di tornare nei loro paesi di origine, che per la maggior parte versano in situazioni politico-sociali molto complesse. Ciò che chiediamo è che la Regione e l'Azienda si prendano carico di questa situazione, poiché il Diritto allo Studio non è solo amministrazione, modulistica e burocrazia, ma ha il compito di garantire un diritto sancito dalla nostra Costituzione che non si può pensare di negare per cieche motivazioni d'ufficio".

La proposta è quella di permettere la "presentazione della documentazione completa con l'inserimento nelle graduatorie provvisorie con la sospensione, come già accaduto in passato, per chi ha i requisiti". "Siamo convinti - concludono da 'Sinistra per...' -  che l'internazionalizzazione dell'Università italiana non può essere utilizzata solo come facciata e pubblicità, ma deve ripercuotersi nella realtà con delle politiche fattuali e ragionate e con degli strumenti che favoriscano tale processo. Desideriamo che si compia una revisione generale della procedura per il futuro, affinché nessun altro studente si ritrovi in una simile situazione".

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