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Cronaca

Due brevetti della Scuola Normale a InnovAgorà

Si tratta di due tecnologie biomediche realizzate nel Laboratorio NEST: un microchip elettrico per la rilevazione di traumi cerebrali e un biosensore utilizzabile per diagnosi tumorale

Due brevetti del Laboratorio NEST della Scuola Normale Superiore sono stati selezionati per partecipare a InnovAgorà, la prima fiera dell’innovazione italiana promossa dal MIUR che da lunedì 6 a mercoledì 8 maggio, a Milano, metterà in mostra le più promettenti tecnologie prodotte da università ed enti di ricerca italiani (si svolge presso il Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia 'Leonardo da Vinci', vi partecipano 48 atenei e 13 enti di ricerca).

Braiker è il titolo di uno dei due brevetti: si tratta di un biosensore completamente elettrico in grado di individuare la presenza di traumi cerebrali da analisi del sangue. Il biosensore ha le dimensioni di un chip sul quale sono presenti una serie di nano-sensori che agiscono secondo i principi della nano-acustica: trasmettono cioè onde acustiche che sono in grado di rilevare una particolare molecola, la proteina acida fibrillare della glia, la cui presenza anomala caratterizza il sangue circolante in soggetti afflitti da traumi cerebrali severi o lievi. Una tecnologia che potrebbe sostituire esami estremamente costosi e lenti quali la risonanza magnetica e la TAC. Il brevetto è stato depositato nel gennaio di quest’anno, e ne sono inventori Matteo Agostini, assegnista di ricerca della Scuola Normale e Marco Cecchini, ricercatore dell’Istituto Nano del CNR.

Il secondo brevetto è un "biosensore grafenico per l’ analisi di esosomi in fluidi biologici”. Si tratta di una tecnologia biomedica utilizzabile per la diagnosi precoce dei tumori, che sfrutta proprietà del grafene e sue funzionalizzazioni per poter legare selettivamente esosomi presenti in sangue e altri fluidi corporei. Gli esosomi sono particolari nanovescicole che contengono informazioni sulle cellule da cui sono derivati, per poterne analizzare tipologia e condizioni. La tecnologia è targata Scuola Normale e Istituto Italiano di Tecnologia, e nel 2014 è stato depositato il brevetto italiano. Il referente che partecipa per conto di tutti gli inventori a InnovAgorà è Stefano Luin, ricercatore di Fisica della Materia della Scuola Normale.

Nel corso di InnovAgorà le aziende o gli investitori potranno entrare in contatto con l’ecosistema dell’innovazione pubblica italiana, partecipando a sessioni di incontro direttamente con gli inventori delle 170 tecnologie brevettate presenti all’evento. I brevetti, frutto di ricerche presso il Laboratorio NEST di Pisa (National Enterprise for nanoScience and nanoTechnology), saranno presentati il 6 e 7 maggio.

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