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Cronaca

Buco di bilancio del Cnr, il presidente dell'Area Ricerca Laforenza: "L'istituto è il primo danneggiato"

Domenico Laforenza, Presidente dell'Area della ricerca del Cnr, interviene con una lettera aperta difendendo il prestigio dell'istituzione: "Un singolo episodio non deve adombrare la percezione degli sforzi e dei risultati quotidiani del nostro operato"

Il Presidente dell'Area della ricerca del Cnr di Pisa Domenico Laforenza interviene sulla vicenda giudiziaria che vede l'istituto al centro delle cronache per un buco milionario nel bilancio. "Il nome 'Cnr di Pisa' – scrive in una lettera pubblica – è associato a due grandi e importanti realtà: il Cnr, il più grande ente di ricerca pubblica italiano, e Pisa, una tra le più importanti città italiane che primeggiano nella scienza. Siamo abituati a vederci citati per quanto sappiamo fare nel contribuire all’avanzamento della scienza e del benessere del nostro Paese, e quindi addolora, e non poco, vedersi oggetto di numerosi articoli sui media riguardanti una vicenda di presunta truffa che coinvolge uno dei 13 Istituti presenti nell’Area Cnr di Pisa, e cioè l’importante e prestigioso Istituto di Fisiologia Clinica (Ifc)".

Sul corso delle indagini non viene espresso nessun giudizio, tuttavia è chiara la difesa dell'operato del nuovo direttore dell'Ifc Giorgio Iervasi: "Sul caso giudiziario non intendo assolutamente entrare perché i fatti, da tempo denunciati dall’amico e collega Dr. Giorgio Iervasi, direttore di Ifc, sono oggetto di indagine da parte delle autorità competenti e quindi, è doveroso mantenere il più rigoroso riserbo sull’argomento: rilevo solo come Cnr e Ifc sono i primi danneggiati da questa triste vicenda e hanno compiuto tutti i passi interni ed esterni dovuti, con tempestiva, trasparenza e correttezza".

"A Iervasi – prosegue la nota – e a tutte le colleghe e ai colleghi dell’Ifc esprimo il forte augurio che questa brutta vicenda venga chiarita al più presto, nella certezza che non intaccherà in alcun modo la loro comprovata competenza professionale e l'eccellenza scientifica dell'Ifc e del Cnr. Infine, al di là del fatto specifico (se pur molto grave ed ancora da accertare nella sua completezza negli ambiti giudiziari), come Presidente dell’Area della Ricerca del Cnr di Pisa, sono fortemente convinto che un singolo episodio non possa e non debba adombrare la percezione degli sforzi e dei risultati quotidiani che i 1300, tra ricercatori e addetti amministrativi, fanno per far conoscere a tutti la qualità e l’utilità del nostro operato".

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