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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca Centro Storico / Via San Bernardo

Cameriere morto dopo l'aggressione: saracinesche abbassate in segno di lutto

Proseguono le indagini della Polizia per identificare l'aggressore che ha sferrato il pugno al 34enne Zakir Hossain, dileguandosi e lasciandolo a terra agonizzante. Venerdì manifestazione a Pisa alla quale dovrebbe partecipare anche l'ambasciatore del Bangladesh

Saracinesche abbassate e negozi chiusi nella zona di Piazza della Pera, dove, precisamente in via San Bernardo, nella notte tra domenica e lunedì Zakir Hossain è stato aggredito da uno (per il momento) sconosciuto che, insieme ad altre persone, ha avvicinato il giovane cameriere bengalese, appena uscito dal ristorante Tandoori, dove lavorava e lo ha colpito. Il ragazzo è poi morto ieri mattina dopo una lunga agonia all'ospedale Cisanello.

Uno scambio veloce di battute, poi il pugno e la brusca caduta a terra della vittima, questo ciò che si vede dalle telecamere di videosorveglianza cittadina. Ancora non chiari i motivi del gesto (l'aggressore potrebbe essere stato anche ubriaco), mentre la Squadra Mobile della Questura, che ha ascoltato alcuni testimoni, è al lavoro per identificare il colpevole e analizzare anche le responsabilità delle persone che erano con lui.

I commercianti della zona hanno deciso di tenere chiusi i propri locali nella giornata di oggi, manifestando così la propria vicinanza alla comunità bengalese e alla famiglia di Zakir, che in Bangladesh lascia una moglie e tre figli. Dopo il corteo che si è mosso ieri sera per le vie del centro, con numerosi cittadini bengalesi che hanno chiesto giustizia, venerdì è prevista una manifestazione (partenza ore 15 da Piazza S. Antonio) per la quale è attesa la partecipazione anche dell'ambasciatore del Bangladesh.

Vicinanza alla comunità bengalese è stata espressa anche dai volontari e dagli attivisti di Africa Insieme e del Municipio dei Beni Comuni che hanno messo a disposizione i propri legali di fiducia, affinché la vicenda sia seguita da professionisti competenti.
Ma l’attenzione della comunità bengalese è rivolta anche ai familiari del giovane Zakir, che si trovano attualmente in Bangladesh. La richiesta infatti è quella di consentir loro l’ingresso in Italia, in modo che possano seguire le indagini e organizzare il rimpatrio della salma. "Su questo - affermano da Africa Insieme e dal Municipio dei Beni Comuni - crediamo che il Comune di Pisa possa e debba mobilitarsi, finanziando le spese del viaggio e gli oneri relativi alla richiesta di visto. Più in generale, crediamo che un fatto di questo genere debba mobilitare l’Amministrazione Comunale. Un omicidio in pieno centro è un evento che non può lasciare indifferente chi governa questa città: è per questo che chiediamo al Sindaco, alla Giunta e al Consiglio Comunale di intervenire, sia assistendo la famiglia del giovane Zakir, sia intervenendo nel processo come parte civile. Come associazioni, saremo presenti alla manifestazione che si terrà venerdì pomeriggio e invitiamo tutta la cittadinanza a partecipare".

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