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Cronaca

Libera lancia la campagna '#eqquindi?': "Appalti ancora non chiari"

L'associazione di Pisa pubblica i primi risultati del monitoraggio su varie attività del Comune. Per gli appalti sopra i 100mila euro su 57 bandi solo il 21% sarebbe completamente trasparente

Dopo 4 anni e l'ultimo aggiornamento dell'aprile 2016, Libera torna a valutare l'operato del Comune di Pisa circa gli impegni sulla trasparenza amministrativa che i candidati a sindaco accettarono di perseguire nella campagna elettorale del 2013. Tali impegni riguardavano un sistema che monitorasse appalti e subappalti di lavori pubblici eseguiti da Comune, società partecipate e privati; il rispetto del codice etico 'La Carta di Pisa', l'applicazione del sistema informatico di antiriciclaggio nel settore del commercio (Protocollo di Legalità) ed una stretta sul gioco d'azzardo.

"Dopo 4 anni dopo chiediamo all'amministrazione comunale di rispondere ad una domanda che all'orecchio suona molto 'pisana': #eqquindi?. Abbiamo scelto questo hashtag per rappresentare la nostra intenzione, come società civile, di fare un punto su quegli impegni presi - spiega Libera Pisa - noi la nostra parte l'abbiamo fatta, andandoli a verificare uno per uno e riportando l'esito della nostra verifica, aggiornata a marzo 2017, in un report disponibile sui siti oralegale.org e liberapisa.it. Cominciando da oggi, per le prossime due settimane, racconteremo i risultati a cui siamo giunti".

Il primo capitolo riguarda gli appalti. "A marzo 2017 dei 57 bandi di lavori pubblici superiori ai 100mila euro, solo il 21% è completamente trasparente, mentre il 42% riporta informazioni parziali e del restante 37% conosciamo poco più del titolo. Delle numerose opere finanziate con fondi europei PIUSS è trasparente ai cittadini una sola opera (Ex stallette). Accedendo alla sezione del sito internet del Comune di Pisa dedicato agli appalti pubblici, non si riesce a comprendere quali e quanti siano i cantieri aperti in città. Insomma, nonostante il Comune avesse promesso semplicità e trasparenza, ad oggi, per il cittadino risulta molto difficile accedere in modo chiaro alle informazioni".

Continua Libera: "Sappiamo che l'amministrazione si sta impegnando con un proprio sistema di monitoraggio interno degli appalti ed è un fatto che naturalmente apprezziamo; così come siamo consapevoli che la pubblicazione dei dati sia in continuo divenire, per cui nei 3 mesi successivi all'ultimo aggiornamento del nostro lavoro possono esserci state delle novità. Anche per questo nel mese di luglio promuoveremo un incontro pubblico aperto all'amministrazione per un confronto nel merito di questi temi”.

Il Comune di Pisa è in finale per il premio opengov, con un progetto nel settore 'Trasparenza e Open Data' finalizzato a rendere semplice, accessibile, economica ed efficiente la Pubblica Amministrazione. "Pur nella consapevolezza della complessità della macchina amministrativa - commentano gli attivisti - erano auspicabili risultati migliori per un’amministrazione che liberamente ha voluto assumersi oneri di trasparenza e che concorre per questo premio". In tutto questo Libera specifica che non c'è alcun fine politico: "Siamo cittadini, #eqquindi come tali facciamo domande per ricostruire un forte legame di fiducia tra società civile e istituzioni, qualunque sia il colore politico di chi le governa".

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