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Cronaca

Campi Elettromagnetici: il countdown è cominciato ad un mese dalle nuove disposizioni

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di PisaToday

Ormai ci siamo. Il 30 Aprile entreranno in vigore i limiti di esposizione ai campi elettromagnetici per la salute e la sicurezza dei lavoratori.

Scatta l’obbligo per tutte le Aziende di dare pieno adempimento a quanto previsto dal D.Lgs. 81/08 in materia. Scade infatti la proroga sull'applicazione dei valori limite che era stata introdotta con la direttiva europea 2008/46/CE.

Tutte le organizzazioni pubbliche e private, che si trovano ad operare in presenza di sorgenti di campo elettromagnetico (PC, Wifi, Videotelefoni, telefoni cordless, macchine terapeutiche, ricetrasmittenti, cabine elettriche, trasformatori, sistemi anti-taccheggio, metal-detector etc...) sono tenute al rispetto della normativa suddetta e a non superare i valori limite stabiliti dalla legge.

In realtà questi quattro anni di sospensione dell'entrata in vigore dei limiti suddetti avrebbero dovuto permettere a tutte le realtà, pubbliche e private, di dare seguito alle disposizioni legislative.

Dal 30 Aprile 2012 chi non si fosse messo in regola, valutando e misurando tutte le postazioni di lavoro e tutte le fonti di rischio, risulterà inadempiente rischiando di incorrere nelle sanzioni previste dal testo unico a seguito dei controlli già attivati dalle ASL.

Inoltre, il datore di lavoro deve provvedere affinché' i lavoratori esposti a rischi derivanti da agenti fisici sul luogo di lavoro e i loro rappresentanti vengano informati e formati in relazione al risultato della valutazione dei rischi. Quindi non solo attività di valutazione e misurazione, ma soprattutto formazione ed informazione. Bisognerà fornire ai dipendenti tutte le informazioni per un corretto utilizzo delle nuove tecnologie in relazione a buone pratiche e durata temporale dell'esposizione. Come usare il cordless o il cellulare aziendale per non superare i limiti di esposizione? E le stampanti, fotocopiatrici, scanner e pc portatili?

Spesso i campi elettromagnetici vengono esclusivamente associati al cellulare o alle cabine elettriche e agli elettrodotti. Si commette cosi un grandissimo errore. A fronte di un investimento per la consulenza che ha una validità di cinque anni si predilige un approccio superficiale mettendo a rischio la salute dei propri collaboratori.

Dato estremamente rilevante è rappresentato dalla sentenza n. 614 del 10 dicembre 2009, in cui la Corte di Appello di Brescia, Sezione Lavoro, ha riconosciuto la correlazione causa-effetto di un “neurinoma del ganglio di Gasser” insorto nel 2002 in un soggetto maschio utilizzatore di telefoni mobili per motivi professionali. Si tratta della prima sentenza di condanna che afferma una stretta correlazione tra uso dei telefoni mobili e tumori.

Ma a chi rivolgersi per queste valutazioni? Ogni realtà dovrebbe avere un RSPP (Responsabile al Servizio di Prevenzione e Protezione). E' la figura che si occupa del coordinamento di tutte le attività inerenti la Sicurezza nei luoghi di lavoro e l'incarico può essere assunto anche dal Datore di Lavoro. E al RSPP che bisogna rivolgersi per avviare le procedure in materia di sicurezza sul lavoro. Il vostro RSPP potrebbe essere in possesso di tutti gli strumenti per la valutazione e misurazione dei CEM. Ma pensate sia sufficiente avere un misuratore per valutare correttamente i rischi diretti ed indiretti? Cosi come il medico di base non è in grado di curare tutti i mali, ma vi indica lo specialista a cui rivolgersi, alla stessa maniera l'RSPP dovrebbe indicarvi lo specialista per una corretta valutazione.

Nell’art.32 e nell’art.181 del D.Lgs. 81/2008 si afferma che il personale qualificato deve avere specifiche conoscenze in materia di rischi da agenti fisici. In questo contesto la dicitura “personale qualificato” definisce correntemente un operatore che abbia sostenuto un corso di qualificazione conclusosi con una valutazione positiva e documentabile dell’apprendimento. In assenza di qualsiasi riferimento su durata e contenuti del corso sui soggetti autorizzati alla valutazione ed all’espressione della certificazione finale, si suggerisce di giudicare il “personale qualificato” essenzialmente sulla base del curriculum (richiedergli di documentare un curriculum specifico nel settore ed in particolare la partecipazione ad almeno un corso teorico-pratico sulla materia) del rispetto delle norme di buona tecnica e di buona prassi (apparecchiature adeguate, modalità tecniche appropriate) e del prodotto finale del proprio lavoro (una relazione tecnica con tutti gli elementi richiesti dal Capo IV, Titolo VIII, D. Lgs.81/2008).

Insomma, è cominciato il countdown che nel giro di un mese dovrà fotografare una situazione elettromagnetica ottimale per le condizioni dei lavoratori di questo Paese. Sottovalutare un problema di cui non si conoscono ancora a pieno gli effetti a lungo termine sarebbe un atteggiamento irresponsabile da parte di tutti: enti, amministrazioni, organismi internazionali, lavoratori e aziende.

Alessandro Valenza – Polab SRL

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