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Cronaca

Canapisa, pro e contro faccia a faccia: "Una provocazione che rischia di creare incidenti"

A pochi metri dal presidio degli antiproibizionisti dovrebbe svolgersi la manifestazione convocata dal sindaco Conti. Gli organizzatori della street parade: "Si vuole alzare il clima di tensione in città"

"Avevamo accettato il percorso che ci era stato proposto, ma ci hanno negato lo stesso il permesso a manifestare. A questo punto il Canapisa sarà una chiamata alle armi in difesa della Costituzione". C'è amarezza tra gli organizzatori della manifestazione antiproibizionista, giunta quest'anno alla sua 19ª edizione. Nella giornata di ieri, 14 maggio, il Comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica ha infatti deciso di non concedere i permessi per poter svolgere l'annuale corteo. L'unica forma di manifestazione consentita sarà quindi un presidio fisso in piazza della Stazione.

"Lunedì - spiega Albero Mari dell'Osservatorio antiproibizionista Canapisa-crew - c'è stata una lunga trattativa sul percorso. Ci è stato proposto il tragitto che da piazza della stazione si sarebbe concluso prima del cavalcavia di Sant'Ermete. Alla fine avevamo accettato la proposta. Il giorno dopo, inchinandosi ad ordini arrivati probabilmente dall'alto, hanno però cambiato idea e ci hanno negato il permesso, imponendoci un presidio fisso alla stazione".

La decisione del Comitato pone però alcuni interrogativi di ordine pubblico. "Si tratta di una provocazione - continua Mari - che ha l'obiettivo di alzare il clima di tensione in città per far sì che si creino disordini e non si faccia più il Canapisa". A pochi metri dagli antiproibizionisti, in piazza Vittorio Emanuele, è stata infatti convocata la contromanifestazione voluta dal sindaco Michele Conti. Un presidio che, stando a quanto trapelato questa mattina dalla questura, dovrebbe comunque svolgersi. Il sindaco, per il momento, preferisce invece non rilasciare commenti sulla vicenda. "Noi saremo responsabili - afferma Mari - ma tenere uno di fronte all'altro due platee così diverse è il contrario che garantire l'ordine pubblico. Significa invece far di tutto affinchè ci siano tensioni e incidenti".

A commentare la decisione del Comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica è anche la consigliera comunale del PD, Olivia Picchi. "La manifestazione si farà e questo conferma quello che denunciamo da tempo: le promesse irrealizzabili fatte dalla Lega in campagna elettorale. Si è scelta però la soluzione peggiore, esponendo così la città l’intera a rischi enormi di ordine pubblico oltre a gettare una scure letale su un quartiere, quello della stazione, in enorme sofferenza. Un sindaco dovrebbe evitare di esasperare una situazione già piuttosto tesa".

A parlare di "un atto prepotente e del tutto antidemocratico" è anche Exploit Pisa. "Limitare il movimento del Canapisa ci fa tornare in mente quanto sia sempre più forte la stretta sulle nostre libertà, sia che si tratti del nostro tempo libero, sia che si tratti di veicolare messaggi politici nei luoghi più importanti della città. E' arrivato il momento di dare una risposta e ricordare a tutti che c'è una grossa parte della società per cui la libertà è tutto".

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