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Cronaca Pontedera

Pontedera, cani come corrieri di droga: arrestato trafficante

Il malvivente aveva due cani, entrambi usati per trasportare la droga. Il pontederese veniva sicuramente aiutato da un professionista che operava gli animali per inserire ed estrarre la cocaina

Una vicenda drammatica e quasi irreale che sarebbe troppo perfino per un narcotrafficante come Pablo Escobar. È la storia di M.P, uno spacciatore pontederese pregiudicato di 35 anni che usava i suoi due cani come corrieri per il trasporto illecito di cocaina. I poveri animali venivano operati, sia per inserire gli ovuli nel loro addome che, una volta arrivati a destinazione, per poter estrarre la droga e rivenderla. Una sofferenza che si è conclusa il 20 aprile, quando dopo l'arresto del malvivente, la femmina del Dogue de Bordeaux è stata salvata e operata per estrarle gli ultimi 5 ovuli  all'interno dello stomaco.

Il Comandante Alessio Nigro della Compagnia Carabinieri di Pontedera e il Rapine aggressioni Pisa arresti
Comandante Provinciale dei Carabinieri Gioacchino di Meglio hanno ricostruito l'iter della vicenda. I

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l 20 aprile M.P era stato arrestato dal Nucleo operativo della compagnia di Pontedera perché nel suo appartamento erano stati trovati oltre 1kg di cocaina, 21 grammi di marijuana, 94 grammi di hashish e più di 24mila euro in contanti. Un bottino degno di uno spacciatore professionista.

La perquisizione è stata resa possibile in seguito alla segnalazione dei vicini di casa del criminale. Sono state infatti allertate le forze dell'ordine a causa delle urla che provenivano dalla casa di M.P. che litigava furiosamente con un suo familiare. I Carabinieri, intervenuti per sedare gli animi e porre fine al litigio, si sono insospettiti dall'atteggiamento insolito dell'uomo. Così hanno cominciato a setacciare la casa di M.P., che non aspettandosi una perquisizione non aveva nascosto la droga.

Ma un paio di ore dopo, la vicenda ha cominciato ad assumere particolari sempre più inquietanti che in un primo momento non erano emersi. M.P. aveva lasciato il suo cane alla ex compagna che, ignara di tutto, aveva cominciato ad avvertire il malessere dell'animale. Così il Dogue de Bordeaux era stato portato in una clinica veterinaria di Fornacette, dalla sorella dell'ex compagna. Dopo una breve ecografia è emersa la sconcertante verità. I veterinari hanno subito chiamato i Carabinieri, informandoli dei 5 ovuli di cocaina presenti nello stomaco del cane.

L'animale, in preda a fortissimi dolori addominali, è stato operato il giorno stesso per potergli estrarre la droga. In tutto i 5 ovuli contenevano 1,5 kg di cocaina. Il cane di lì a poco sarebbe andato incontro ad una morte certa e uno degli aspetti più inquietanti è che aveva un'altra ferita addominale risalente ad un paio di giorni prima. Quindi lo spacciatore aveva già utilizzato il Dogue de Bordeaux come corriere. Dopo alcune indagini si è scoperto che il pontederese era anche il proprietario di un altro maschio di Rottweiler, sfruttato per le stesse mansioni e che riportava le stesse cicatrici nell'addome.

Fortunatamente l'esemplare del Dogue de Bordeaux è sopravvissuto all'operazione e adesso si trova al sicuro con l'altro Rottweillwer. "I due animali avevano cicatrici ben fatte e lineari - ha affermato il Comandante Di Meglio - di sicuro eseguite con un bisturi ad opera di un professionista veterinario che collaborava con M.P. Oltre le ferite delle operazioni, i cani avevano anche un tatuaggio di riconoscimento e il Rottweiler aveva anche un microchip che conferma il fatto che non sia stato censito in Italia".

Purtroppo gli indizi per risalire al paese di provenienza degli animali sono ancora pochi. Una traccia da seguire poteva essere il tipo di filo utilizzato per ricucire i cani, ma dalle indagini è emerso che si tratta di un prodotto venduto in tutta Europa. "Stiamo cercando ancora i complici del malvivente - continua a dire il Comandante Di Meglio - e forse potrebbe esserci anche un terzo cane coinvolto nella triste vicenda. Il sistema che M.P. utilizzava per spacciare la droga è davvero sofisticato e per adesso rappresenta un caso singolo in tutta Italia. Stiamo aspettando delle risposte dall'Interpool per sapere se ci siano stati casi analoghi in qualche parte dell'Europa".

Il quantitativo finale di cocaina sequestrata sfiora i 7,5 kg che sono quasi 15mila dosi. Un giro che avrebbe fruttato una cifra esorbitante, dato che un grammo di cocaina (equivalente ad una dose) arriva a costare oltre 50 euro. L'uomo finito in manette non è un semplice spacciatore di strada ma un vero e proprio trafficante senza scrupoli. Probabilmente la droga non sarebbe stata distribuita solo in Toscana ma anche in altre regioni italiane.

Adesso si trova in carcere, accusato di detenzione ai fini di spaccio di stupefacenti e maltrattamento di animali. Ormai negli ultimi anni si sono susseguite notizie sui modi insoliti e bizzarri per spacciare la droga ma quest'ultima vicenda dei cani corrieri lascia un po' più di sgomento.

Operazione Dogue De Bordeaux (foto Carabinieri Pisa)

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