Santa Croce, concerie: sicurezza di molti lavoratori a rischio
I dati, diffusi dall'Asl 11 di Empoli, rivelano che il 25% delle aziende controllare hanno qualche deficit sotto il profilo della sicurezza dei lavoratori durante il trattamento delle pelli. L'inalazione dell'idrogeno solforato resta uno dei rischi principali per gli operai delle concerie
E' aumentato nel 2010 il numero delle aziende conciarie di Santa Croce e dintorni, nelle quali sono state rilevate alcune carenze sotto il profilo della sicurezza nel picklaggio delle pelli. Si parla del 25% delle ditte controllate. A dare la notizia è l'Asl 11 di Empoli che rivela dati allarmanti. Tra gli infortuni sul lavoro in conceria, infatti, l’intossicazione da inalazione di idrogeno solforato ha da sempre costituito uno dei pericoli maggiori del processo di lavorazione conciaria a causa del possibile sviluppo, durante la cosiddetta lavorazione di pickel, di vapori estremamente pericolosi. Fin dal periodo successivo ad un infortunio mortale avvenuto nel 2004, i tecnici dell’unità operativa di prevenzione sui luoghi di lavoro industria conciaria dell’Asl 11 hanno intensificato e mantenuto nel tempo i controlli sugli impianti di aspirazione presenti sui bottali a pickel.
L’Asl 11 rinnova l’appello a tenere alta l’attenzione su queste, come sulle altre, problematiche di rischio e ribadisce anche la necessità assoluta che le aziende interessate non trascurino gli aspetti di manutenzione ordinaria e straordinaria di questi impianti. Per questo motivo il controllo ravvicinato degli impianti di pickel è un’attività che sarà regolarmente mantenuta nei piani annuali di intervento per la tutela della sicurezza e della salute dei lavoratori delle concerie.