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Cronaca

Case popolari a Sant'Ermete: via alle pratiche per 39 nuovi alloggi

Annunciato dall'assessore alle politiche abitative Zambito l'impiego di 3 milioni di euro di un fondo regionale di Apes per avviare la fase 2 della riqualificazione del quartiere

Una manovra fra i meandri della burocrazia istituzionale capace di riavviare la rigenerazione urbana di Sant'Ermete, dando avvio all'iter per le nuove case popolari. E' quanto è stato annunciato a Palazzo Gambacorti oggi, 23 giugno, dall'assessore Ylenia Zambito insieme al presidente di Apes Lorenzo Bani ed il sindaco Marco Filippeschi. Sono 3 i milioni di euro sul piatto, utili ad avviare la progettazione esecutiva di un blocco di 39 alloggi che prenderanno il posto di 4 edifici che saranno abbattuti in via Emilia. Si attende solo l'autorizzazione della Giunta regionale, mentre questi ultimi lavori di demolizione sono già stati affidati ad una ditta che ha tempo 90 giorni per terminare il compito.

La complessa situazione delle case popolari di Sant'Ermete appare quindi sbloccarsi. I 3 milioni in questione sono diversi dai famosi 10 milioni previsti dalla Regione per l'intero progetto. La loro natura la spiega l'assessore Zambito: "Nonostante la Regione non abbia ancora messo a disposizione la cifra, abbiamo trovato la soluzione per anticipare 3 milioni ed avviare le procedure per il primo dei due fabbricati più la piazza centrale. Sono fondi derivanti dagli accantonamenti su fondi speciali fatti da Apes, provenienti dalla gestione degli immobili Erp, e dalla riallocazione di soldi di progetti non ancora partiti per questioni burocratiche". "In sostanza - sintetizza Bani - la Regione ci autorizza ad usare soldi nostri da parte per altri progetti che possono aspettare, in attesa dell'accensione del mutuo della Regione dei 10 milioni. Abbiamo così evitato di rimanere fermi un anno e mezzo o due". 

Per i 10 milioni c'è da aspettare che venga individuato il soggetto che gestirà questi soldi, in quanto "se lo facesse la Regione il conto di questi soldi andrebbe nella parte dei finanziamenti del bilancio, cosa non possibile per il patto di stabilità" spiega Bani. Lungaggini per equilibri contabili quindi, superate dalla manovra intrapresa dall'amministrazione pisana. "Non è stato semplice - afferma la Zambito - ma abbiamo lavorato costantemente per Sant'Ermete ed aspettato a dare questa notizia solo quando abbiamo avuto la certezza assoluta. Durante questo tempo sono stati realizzati lavori di preparazione come quelli agli allacciamenti dei servizi, per staccare ad esempio le utenze degli edifici da demolire mantenendo quelle dell'abitato. Non appena la Regione darà il via libera faremo partire la progettazione esecutiva dei nuovi 39 alloggi. Per l'inizio del 2017 dovremmo avere l'aggiudicazione della gara".

Risulta così garantita la copertura finanziaria dell'intero lotto della seconda fase del progetto, senza la quale non può partire nemmeno la progettazione dell'intervento in base al nuovo codice dei contratti. Il progetto generale prevede la demolizione dei vecchi 216 appartamenti e la costruzione di 256 moderni alloggi popolari di classe energetica A, "con quindi un numero superiore di disponibilità che ci permetterà di scalare la graduatoria" conclude la Zambito, che specifica anche che "delle risorse così previste non fanno parte, e quindi restano intatte, quelle destinate alle manutenzioni e per il recupero degli alloggi di resulta, circa un altro milione e mezzo di euro".

"Oggi diamo una notizia importante - ha commentato il sindaco Filippeschi - pur scontando una perdita di tempi dovuti ai tagli subiti dalla Regione abbiamo trovato il modo di partire con l'intervento. E' anche una risposta a chi ha strumentalmente criticato il nostro lavoro. Insisteremo con la Regione, ma intanto possiamo annunciare questo grande cantiere di rinnovamento utile per una fascia di popolazione più in difficoltà".

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