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Cronaca

Sicurezza, il Silp: "Caserma Mameli in abbandono, si sposti la sede della Questura"

Il Silp Cgil rilancia la sua proposta dello spostamento degli uffici alla ex provincia, nel contesto dell'agitazione contro il Governo per i pochi fondi in legge di bilancio destinati ai poliziotti

Si prepara alla mobilitazione il sindacato di polizia Silp Cgil, in vista del proprio V° congresso provinciale che prenderà il via martedì 13 novembre con il personale della Polizia Ferroviaria, per chiudersi il 21 novembre con l'assemblea del personale della Questura. Saranno toccati tutti gli uffici della provincia, ma si partirà proprio dalla stazione di Pisa per "lanciare un segnale: l'area è pesantemente colpita dai mancati investimenti sulla sicurezza". Si vuole quindi ribadire la "necessità di una riorganizzazione degli uffici della Questura e delle Specialità che riporti la Polizia al proprio compito, cioè quello di garantire la sicurezza dei cittadini".

Il sindacato, con il suo segretario provinciale Michele Salvadori, torna a "ribadire la nostra proposta di spostare la Questura nel palazzo dell'ex provincia, immobile che potrebbe risolvere le criticità della struttura che oggi ospita gli uffici di Polizia, che vedono spazi insufficienti, ambienti inidonei e addirittura una parte della Caserma Mameli sgomberata a seguito di pesanti infiltrazioni dal tetto che, ad oggi, non sono state risolte e tutto appare rimanere in un pesante stato di abbandono".

Il contesto è quello di un'agitazione contro il Governo "che non prevede risorse e novità per i poliziotti, nonostante le promesse e gli annunci. Per questo abbiamo lanciato una campagna di mobilitazione nazionale con lo slogan trasformato in un hashtag #cambiamolamanovra. Infatti le risorse previste dal governo nella legge di bilancio sono sostanzialmente in continuità col passato e per quel che riguarda le assunzioni si riparte dalle 7.500 nuove unità nel triennio già programmate e finanziate dalla vecchia manovra".

Capitolo stipendi: "Per il nostro contratto di lavoro che scade a fine anno - prosegue Salvadori - gli stanziamenti previsti, che vanno da 1.100 milioni nel 2019, 1.425 milioni nel 2020 fino a 1.775 milioni nel 2021, permetteranno un modesto incremento stipendiale pari a 31 euro lordi per il prossimo anno. 15,20 euro netti. Una miseria e un affronto intollerabili. Anche per quel che riguarda il riordino interno delle carriere, che dovrebbe servire a migliorare l’efficienza degli apparati, sono previsti appena 70 milioni di euro che si sommano ai 20 milioni. Cifre irrisorie”.

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