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Venerdì, 26 Aprile 2024
Cronaca

'Caso Buscemi': la Casa della Donna porta la vicenda davanti al Parlamento europeo

Secondo l'associazione la nomina ad assessore del noto attore e regista viola la Convenzione europea. Intanto martedì nuovo sit-in di protesta davanti a Palazzo Gambacorti

Non si placa il malcontento per la nomina di Andrea Buscemi ad assessore alla Cultura, una nomina che ha generato non poco malumore per i trascorsi giudiziari dell'attore e regista teatrale, al centro della vicenda di stalking contro la sua ex compagna.
A portare avanti la protesta è la Casa della Donna, che dopo la raccolta di circa 40mila firme e la protesta davanti a Palazzo Gambacorti lo scorso luglio, torna a far sentire la propria voce contro l'assessore.
Domani, martedì 4 settembre, in occasione del Consiglio Comunale si svolgerà una'altra manifestazione in piazza XX Settembre, mentre a Bruxelles una delegazione dell’associazione, accompagnata dalla giornalista Beatrice Bardelli, sarà in audizione presso la Commissione per i diritti delle donne e l'uguaglianza di genere del Parlamento europeo. "Nell’audizione, ottenuta grazie all'europarlamentare Eleonora Forenza - sottolineano dall'associazione - la Casa della donna presenterà il 'caso Buscemi' e chiederà un intervento della Commissione anche in virtù di quanto previsto dalla cosiddetta Convenzione di Istanbul, la Convenzione del Consiglio d’Europa per la prevenzione e la lotta contro la violenza sulle donne approvata nel 2011 e ratificata anche dal nostro Paese".

Il 'caso Buscemi' a Bruxelles

“Siamo grate all’europarlamentare Eleonora Forenza per averci aiutate ad ottenere un’audizione presso la Commissione per i diritti delle donne del parlamento europeo - dichiara Carla Pochini, presidente della Casa della donna - quanto successo a Pisa con la nomina di Andrea Buscemi ad assessore è così grave che abbiamo pensato fosse importante coinvolgere anche le istituzioni europee. L’articolo 5 della Convenzione di Istanbul, infatti, impone agli Stati firmatari, tra cui c’è anche l’Italia, di ‘astenersi da qualsiasi atto che costituisca una violenza nei confronti delle donne’ e chiede ai governi nazionali di impegnarsi per ‘garantire che le autorità, i funzionari, i rappresentanti statali, le istituzioni e ogni altro soggetto pubblico che agisca in nome dello Stato si comportino in conformità con tale obbligo’. La nomina di Buscemi da parte del sindaco di Pisa contravviene a questo obbligo e viola la Convenzione europea perché non garantisce l’impegno contro la violenza sulle donne che la Convenzione impone a tutte le istituzioni locali e nazionali. Domani saremo quindi in piazza a Pisa, dove faremo una lettura pubblica della Convenzione di Istanbul, e a Bruxelles dove chiederemo un intervento della Commissione per i diritti delle donne dell’Europarlamento”.

La manifestazione davanti a Palazzo Gambacorti

“Svegliamoci! Liberiamo Pisa dalla violenza”. Sarà questo lo slogan della manifestazione che si svolgerà davanti al Comune dalle ore 14.00 di martedì 4 settembre contro l’amministrazione comunale che l’associazione Casa della donna definisce “sessista e violenta”. Le attiviste della Casa della donna invitano cittadine e cittadini a portare in piazza una sveglia o uno smartphone per dare una ‘svegliata’ al Consiglio Comunale e alla città e - come si legge nell’appello diffuso in questi giorni via Facebook - “affermare con forza il nostro No ad un assessore alla cultura responsabile di gravi atti persecutori contro la sua ex compagna e ad un consigliere comunale che insulta chiunque sia diverso da lui e calpesta i diritti delle persone Lgbt”. Il riferimento è a Manuel Laurora che qualche settimana fa aveva criticato su Facebook un bacio gay davanti al palazzo civico.

La protesta, precisano dalla Casa della Donna, si svolgerà per tutta la durata del Consiglio Comunale e sarà trasmessa anche in diretta su Facebook.

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