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Martedì, 19 Marzo 2024
Cronaca Pontedera

Tmm Pontedera, l'azienda chiede un milione di euro di danni ai lavoratori: "Atto gravissimo"

La citazione civile è stata fatta perché i dipendenti in presidio avrebbero impedito l'accesso allo stabilimento. Dura reazione della Cgil e del sindaco Millozzi

In questi giorni a 26 lavoratori ed al segretario Fiom di Pisa è arrivato un atto di citazione dal Tribunale di Pisa, depositato dai legali del liquidatore della società Tmm, con richiesta di risarcimento danni per un ammontare di circa un milione di euro per aver impedito, a loro avviso, il libero accesso allo stabilimento.

Da oltre 9 mesi va avanti il presidio, che per segretario generale Fiom Toscana Massimo Braccini si è sempre comportato "nel segno della democrazia, del rispetto delle leggi e delle regoli civili". Per questo il comportamento dell'azienda è "un fatto gravissimo, inaudito. La Tmm ha chiuso ed abbandonato tutti i lavoratori e adesso cerca anche di far pagare il conto del loro fallimento gestionale agli ex dipendenti che lottano per provare a costruirsi un futuro lavorativo.
I lavoratori Tmm non hanno mai impedito a nessuno di entrare o uscire dallo stabilimento, ne ci sono mai stati sconfinamenti fisici, tant'è che sono state sempre presenti le forze dell'ordine a garanzia di tutti".

"Il liquidatore - insiste il rappresentante - dapprima aveva attuato un comportamento discriminatorio, retribuendo solo i lavoratori che non partecipavano al presidio, cosa illegale ed a cui poi ha fatto fronte, ed adesso è andato oltre, chiedendo anche lo sgombero del presidio come se fosse all'interno del terreno aziendale. Attacchi di questa natura e intimidazioni verso lavoratori licenziati, nonché la richiesta i risarcimento danni, segna un comportamento spudorato di chi lo ha messo in atto e una condizione di regressione profonda a cui è sottoposto chi lavora, un mondo capovolto, non degno di una società civile fondata sul lavoro".

"Risponderemo a questo grave attacco ai lavoratori Tmm in ogni sede Istituzionale, sindacale e legale - promette Braccini - daremo piena assistenza legale e se vi sono gli estremi procederemo con contro denunce, querele e richieste di risarcimento per i danni causati ai lavoratori. Noi proseguiremo a batterci al loro fianco fino in fondo e continuiamo a lavorare per costruire una nuova condizione lavorativa".

Duro il commento anche del sindaco di Pontedera Simone Millozzi: "L'azione intrapresa dall'assetto proprietario dell'azienda è da considerarsi l'ultimo schiaffo alla dignità di lavoratori, colpevoli solamente di aver deciso, pacificamente, senza arrecare alcun danno allo stato dei luoghi, di non arrendersi in silenzio alla protervia di atti unilaterali che nel volgere di in giorno hanno cambiato la vita di 80 famiglie. Ho sempre seguito in prima persona questa vicenda. Ancora oggi sto cercando di portare, nel rispetto delle competenze, il supporto e la collaborazione del comune di Pontedera a fianco di una battaglia ritenuta non solo giusta ma pure necessaria. Chiederò al consiglio comunale di autorizzarmi e supportarmi anche per mettere a fianco di quei lavoratori, adesso chiamati di fronte al giudice civile, l'impegno e la presenza delle istituzioni. Le battaglie, anche quelle in un aula di tribunale, vanno combattute fino in fondo se si ritiene di esser dalla parte della giustizia e della solidarietà. Soprattutto quando entrano in gioco i temi legati ai diritti ed alla dignità del lavoro".

"Mi autodenuncio - ha commentato il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi -  anch'io ho partecipato al presidio in fabbrica durante la protesta contro i licenziamenti. Ho sobillato, come direbbe un fascista, i lavoratori incitandoli a proseguire nella loro battaglia. Me ne assumo piena responsabilità. Rimaniamo esterrefatti di fronte a una richiesta di danni a lavoratori ai quali, dopo essere stati licenziati senza prospettive ed essersi ritrovati a riconquistarsi un lavoro da soli, arriva anche questa ultima inaccettabile offesa. Pertanto mi dichiaro a tutti gli effetti al loro fianco e mi autodenuncio. Al tempo stesso mi auguro che questo atto inconsulto venga ritirato al più presto".

Il segretario provinciale Pd Massimiliano Sonetti: "Quello messo in pratica dalla Tmm di Pontedera è un atto gravissimo. I lavoratori sono costretti a subire ancora. Ci schieriamo dalla loro parte, senza sé e senza ma. E il nostro lavoro per garantire loro un futuro migliore prosegue, assieme alle altre istituzioni che non hanno fatto mancare il loro sostegno".

Bucci, Sinistra Italiana: "L'atteggiamento della proprietà della Tmm si dimostra arrogante e irresponsabile, dopo essere stata gravemente assenteista. Dopo aver ostacolato un passaggio di proprietà che avrebbe garantito la ripresa della produzione, dopo una serrata (estate 2017) che ancora grida vendetta e che ha spinto gli operai e le operaie al presidio permanente, la richiesta di un milione di euro per danni è davvero l'ultima tappa di un percorso vergognoso, che ha visto anche il silenzio della Piaggio su un comparto del proprio stesso indotto. Attraverso il nostro segretario e deputato, Nicola Fratoianni, stiamo verificando le possibilità di un intervento parlamentare sulla vicenda. Condividiamo e condivideremo la lotta radicale e nonviolenta dei lavoratori. Sosterremo i progetti di rilancio della produzione che garantiranno il reddito e la ripresa del circuito economico virtuoso legato alla fabbrica". 

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