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Cronaca

Cave in Val di Chiecina, Movimento 5 Stelle: "La vicenda è tutt'altro che risolta"

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di PisaToday

"La Provincia ci ripensa: niente più cave" così recitava il titolo di un articolo di giornale qualche mese fa. Risale infatti al 18 luglio scorso la promessa da parte dell'amministrazione provinciale pisana di un apposito vincolo per tutelare la Valle del Chiecina dalla costruzione di tre cave per l'estrazione di oltre un milione di metri cubi di sabbia. Ce n'eravamo però guardati bene dal cantare vittoria e purtroppo i fatti sembrano darci ragione, la vicenda è tutt'altro che risolta.

Apprendiamo in questi giorni che il Comune di Palaia ha commissionato uno studio all'Università di Pisa per stabilire se la zona può essere o meno considerata ad "alta vocazione tartufigena". Solo in caso di risposta positiva la Provincia sarà costretta a rinunciare al proprio piano d'estrazione e quindi a volgere altrove le sue smanie di cemento. Se però, disgraziatamente, alcuni dei tre siti risultassero estranei ai tartufi l'ente si sentirà legittimato a proseguire col suo programma.

Ci chiediamo come può essere affidata alla sola concentrazione di tartufi la salvaguardia del valore paesaggistico ed ecologico di una zona incontaminata come la Valle del Chiecina. Forse non tutti sanno che la Valle del Chiecina è un territorio di falde acquifere pregiate importantissime per l'uso primario, motivo questo che impedì negli anni '80 la costruzione di una discarica per i fanghi di risulta, dopo una battaglia durata tre anni fra industrie conciarie e istituzioni politiche. Il massacro idrogeologico della valle fu quindi evitato per motivi che presumibilmente sussistono tutt'oggi. Se la via d'uscita esiste, resta da capire come mai il Comune di Palaia decida di spendere quasi ottomila euro di soldi pubblici per uno studio che si potrebbe tranquillamente evitare, tanto più che l'indubbia predisposizione ai tartufi della valle è già stata recentemente appurata dall'Associazione Tartufai di San Miniato.

In occasione del "NO CAVE DAY" del 9 giugno scorso, il regista fiorentino Lorenzo Ciani ha realizzato una videoinchiesta dal titolo "Tartufo di sabbia" intervistando gli abitanti della valle con l'intento di ricostruire l'intera vicenda. Il documentario, che da qualche giorno è visibile sul canale youtube dell'autore, sarà proiettato da sabato 17 novembre alla 42° Mostra mercato del Tartufo bianco di San Miniato presso un apposito spazio aperto al pubblico gestito dai membri del comitato "No alle cave", gentilmente messo a disposizione da Rosso Antico. Invitiamo pertanto la cittadinanza a farvi un salto, anche solo per sottoscrivere la petizione contro la realizzazione delle cave.

MoVimento 5 Stelle San Miniato

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