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Cronaca

25 Aprile: Pisa celebra il 72° anniversario della Liberazione

Il sindaco Filippeschi: "Celebrare il 25 aprile significa oggi volgere la memoria al presente ed utilizzarla per allontanare gli spettri che minano il valore della pace"

"Ho lottato per me, per la mia famiglia e per il mio ideale. Ora tocca a te". Si chiude con queste parole di Mirella Vernizzi il cortometraggio 'Pisa, donne e Resistenza. In ricordo di Mirella Vernizzi', realizzato da Lorenzo Garzella e Acquario della Memoria e proiettato la mattina del 25 aprile in Sala delle Baleari, in occasione della cerimonia per il 72° anniversario della Liberazione.

Mirella Vernizzi, donna della Resistenza, staffetta partigiana ma anche poetessa, è scomparsa lo scorso ottobre. E' stata una delle ultime voci della memoria, che ha trascorso la sua vita raccontando e parlando con i giovani. Una necessità, quella di ricordare, che anche le istituzioni pisane hanno voluto riaffermare con tanti appuntamenti.

Le cerimonie sono iniziate nella la biciclettata resistente di Anpi e Fiab, insieme alle rituali deposizioni di corone di fiori. All'incontro in Sala delle Baleari hanno partecipato il sindaco Marco Filippeschi, il prefetto Attilio Visconti, il presidente Anpi Pisa Bruno Possenti, l'assessore Marilù Chiofalo, le autorità civili e militari e molti cittadini.

"Siamo impegnati con grande decisione a perpetrare la memoria, con freschezza e nuovi mezzi, nuovi stimoli ed esempi concreti - ha sottolineato il Filippeschi nel suo intervento - la freschezza di Mirella rappresenta proprio la forza dei valori. Impersonare questo ricordo significa anche ricordare momenti difficili, guerra, una scia di sangue dei delitti orribili. Significa ricordare quei luoghi della memoria che continueremo a segnalare condannando atti come quello che nei giorni scorsi si è verificato in città dove un cartello del percorso VIA LIBERA è stato appositamente divelto. Ricordare luoghi e circostanze significa ricordare a cosa condussero nazismo e fascismo e ci aiuta a riconoscere i segnali attuali nei fatti del mondo che ci circonda".

"Celebrare il 25 aprile - ha concluso - significa oggi volgere la memoria al presente ed utilizzarla per allontanare gli spettri che minano il valore della pace. I valori della resistenza servono a ribadire il valore della pace e come istituzioni e come singoli dobbiamo riconfermare un impegno collettivo, anche fatto di idee diverse, ma che conducono ad un unico obiettivo ed in questo senso ripensare ad una Europa con un nuovo impegno".

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