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Cronaca Castelfranco di Sotto

Castelfranco di Sotto: in cento per dire 'no' alle mafie

Grande partecipazione alla serata di sensibilizzazione organizzata da Comune e Libera Terra. Il ricavato andrà alla lotta contro tutte le mafie

Erano in 100, giovedì sera, 19 luglio, i partecipanti alla cena della legalità 'Restate Liberi' che il comune di Castelfranco di Sotto ha organizzato nel giardino di Villa Cavallini insieme a Libera Terra presidio Valdarno Inferiore, con la collaborazione della Misericordia di Castelfranco di Sotto, Azione Cattolica Italiana, Sezione Soci Unicoop Firenze Valdarno Inferiore e ARCI. Grazie alla partecipazione alla cena, preparata dalla CAMST (azienda di ristorazione che gestisce la mensa scolastica), sono stati raccolti 1.200 euro che saranno devoluti devoluto a Libera Terra contro tutte le mafie.

La serata di condivisione e confronto ha messo al centro dell’attenzione il tema della legalità nel distretto del Cuoio e in Toscana, con una riflessione sull’attuale pericolo di infiltrazioni mafiose nel territorio regionale. L’iniziativa rappresenta il proseguo del percorso avviato dal comune di Castelfranco di Sotto con una serie di iniziative per sensibilizzare la comunità sull’importanza di conoscere e prevenire il diffondersi di fenomeni illeciti, a tutela del comparto conciario e della prolifica realtà lavorativa del nostro territorio.

"Ringrazio tutti coloro che hanno partecipato alla cena di ieri - ha commentato il sindaco Gabriele Toti - un momento di dialogo e scambio importante che ha preso vita con successo grazie al coinvolgimento di tante associazioni che hanno sostenuto e collaborato all’organizzazione dell’iniziativa. Ringrazio poi in particolar modo Ettore Squillace Greco, procuratore capo della Procura di Livorno, ex sostituto procuratore antimafia DDA di Firenze, per la sua preziosa testimonianza. Grazie alle sue parole abbiamo ricordato quanto la mafia sia una presenza che rischia ogni giorno di infiltrarsi anche in realtà industriali e commerciali sane come quelle che abbiamo in Toscana. E' ora di aprire gli occhi e restare vigili su quelli che sono i rischi reali che corriamo anche qui".

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