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Cronaca

Centri Ascolto Caritas: in un anno più di mille persone negli sportelli pisani

Il rapporto della Caritas diocesana, presentato dall'arcivescovo Giovanni Paolo Benotto e dal direttore don Emanuele Morelli, rivela che lo scorso anno più di 1000 persone si sono recate nei centri ascolto Caritas di Pisa

L'ottavo rapporto della Caritas diocesana, presentato oggi a Pisa dall'arcivescovo Giovanni Paolo Benotto e dal direttore don Emanuele Morelli, rivela che Più di mille persone, quasi un terzo delle quali italiane, si sono presentate lo scorso anno agli sportelli di ascolto della rete Caritas di Pisa (mentre sono stati 1.491 i fruitori dei servizi).

"Si tratta - si legge nel rapporto - di un aumento dell'11,5% rispetto all'anno precedente, ma non di una sorpresa. Da ormai quattro anni il numero delle persone ascoltate si aggira attorno a quota mille, impegnando al massimo i volontari e gli operatori dei centri di ascolto. In totale, sono stati effettuati 5.745 colloqui, il che significa che ogni persona è stata ascoltata più di 5 volte nel corso dell'anno".

Il dato più significativo è rappresentato proprio dal numero degli italiani (309) che hanno chiesto aiuto e che rappresentano il 28,5% del totale: si tratta di persone dietro le quali si cela molto spesso un'intera famiglia in difficoltà oppure una famiglia spezzata. "Infatti - spiega Morelli - ben un terzo degli italiani ha alle spalle un divorzio o una separazione, che oltre che impoverire dal punto di vista economico intacca il capitale relazionale a cui si può attingere per superare le difficoltà".

"Nostro compito - ha aggiunto monsignor Benotto - è quello di riportare questa frontiera al centro della nostra vita e della nostra comunità, perché o si naviga tutti insieme o si affonda tutti, perché nell'ottica cristiana si dà e si riceve nello stesso modo e allo stesso tempo".

"La rete dei servizi Caritas - sottolinea l'operatore  Federico Russo - sta lavorando al massimo delle proprie capacità: complessivamente nel corso del 2011 sono stati serviti 22.217 pasti, 3.247 pacchi spesa e 822 buoni doccia, con numeri che, fatta eccezione per i pacchi spesa (che sono cresciuti di oltre 350 unità) restano sostanzialmente in linea con l'offerta dell'anno precedente e le mense non hanno più possibilità di incrementare i pasti, operando ormai a pieno regime".

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