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Cronaca La Cella

"Fontina pericolosa": impianti sportivi chiusi e subito riaperti

La Provincia, proprietaria dell'area occupata 4 anni fa dal movimento 'OccupyPisa', ne aveva deciso la chiusura per motivi di sicurezza. Giovedì gli attivisti del movimento hanno tolto i sigilli e rioccupato la struttura

"Per la Provincia lottare contro il degrado significa chiudere gli spazi vissuti dalla città". Gli attivisti della Palestra popolare della Fontina rispondono all'ente di Piazza Vittorio Emanuele che aveva deciso, a seguito di un sopralluogo effettuato alcuni giorni fa, di 'mettere i sigilli' ai campi sportivi della Fontina, a metà tra il territorio comunale di Pisa e quello di San Giuliano. Un complesso polivalente formato da campi da calcio, calcetto, tennis e pallavolo, e abbandonato ormai da dieci anni. Lo spazio fu poi occupato nel 2012 dal movimento 'OccupyPisa' che dette vita alla 'Nuova Periferia Polivalente' con l'appoggio degli abitanti del quartiere, preoccupati dal degrado in cui versava la struttura.

Da allora l'area è stata gestita dai ragazzi del movimento che, nel tempo, insieme ai residenti, hanno eseguito in autorecupero anche diversi interventi di riqualificazione, "restituendo l'area alla città - spiegano gli attivisti - e dandole il nome di Palestra Popolare la Fontina". Il tutto, come ogni occupazione, al 'di fuori delle regole'. Per questo la Provincia, ente proprietario degli impianti, ha deciso alcuni giorni fa di chiudere gli accessi dell'intero complesso. Principalmente per motivi di sicurezza. Cosa succederebbe, infatti, se qualcuno si facesse male utilizzando, abusivamente, i 'ruderi' dei vecchi campi?

"In realtà - continuano quelli della Palestra Popolare la Fontina - la Provincia ha solo messo un cartello di chiusura, ma le catene poste ai cancelli non sono state chiuse e così ci siamo riappropriati della struttura. Quando quattro anni fa abbiamo occupato questi spazi - continuano gli attivisti - allora si che c'erano problemi di sicurezza: l'area, infatti, era completamende abbandonata al degrado, addirittura nel casottino dove si trovavano gli spogliatoi c'erano resti di animali, escrementi umani, siringhe. Con l'aiuto degli abitanti abbiamo riqualificato gli spogliatoi, i campi da calcetto, tennis e pallavolo. C'è una palestra attrezzata dove la gente può fare attività gratis, c'è un salottino dedicato all'accoglienza. Tutti i giorni quest'area è attraversata da tantissima gente".

Due anni fa fu presentato alla Provincia un progetto nato dalla collaborazione con gli abitanti del quartiere per la gestione dell'area. "Inizialmente la Provincia dimostrò una certa apertura - affermano ancora gli attivisti - poi il progetto cadde nel vuoto, con il pretesto che l'ente stava perdendo le sue funzioni. Negli anni hanno poi annunciato diverse volte la pubblicazione di un bando di gestione. Insomma, quando si tratta di fare cassa la Provincia esiste ancora". Dopo la nuova occupazione sono giò state previste diverse attività. "Domani - concludono gli attivisti - organizzeremo una grigliata a cui seguirà, probabilmente, un'assembea pubblica".

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