Sociale: chiude il centro accoglienza di via Livornese, 100mila euro per altri progetti
La Società della Salute investirà le risorse per la casa per padri separati, uno sportello informativo sulle tossicodipendenze e per il cohousing per famiglie in emergenza abitativa
A sostegno della casa per padri separati che nascerà il prossimo anno a Pisa, ma anche per il nuovo sportello informativo sulle tossicodipendenze e per la sperimentazione di un appartamento in cohousing destinato a nuclei familiari in emergenza abitativa. E’ così che il Comune di Pisa ha scelto di reinvestire i circa 100mila euro che fino al 31 dicembre erano destinati al centro d’accoglienza per immigrati di via Livornese, chiuso da circa un mese. I dieci migranti, ospiti della struttura e impegnati in percorsi di inserimento lavorativo, hanno tutti trovato una sistemazione abitativa.
"E’ una scelta del Comune di Pisa - ha spiegato la presidente Sds ed assessore al sociale Gianna Gambaccini - abbiamo delegato la SdS di lavorare alla realizzazione di questi tre nuovi progetti. L’immigrazione legata agli sbarchi non è più un'emergenza come qualche anno fa". Nelle prossime settimane l'ente di via Saragat si metterà al lavoro per dare forma e sostanza ai tre percorsi. "Abbiamo deciso di dare la priorità a problematiche che, invece, restano molto acute anche nel nostro territorio - ha proseguito Gambaccini - quali la prevenzione delle tossicodipendenze, l’emergenza casa e il rischio povertà di molti padri separati, un problema invero annoso ma che dalle amministrazioni precedenti non era stato adeguatamente affrontato. Nei prossimi giorni ci metteremo al lavoro".