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Cronaca Cascina

Cascina, centro diurno 'Casarosa': "Non chiude finché non c'è alternativa"

L'assessore al sociale Ziello risponde alla presidente della Sds insistendo sul possibile impiego della struttura dei Remaggi, per la Capuzzi mancante dei requisiti necessari all'assistenza

E' botta e risposta fra la presidente della Società della Salute Sandra Capuzzi e l'assessore al sociale del Comune di Cascina Edoardo Ziello sulla chiusura del centro diurno per anziani 'Casarosa'. Al centro del contendere la soluzione alternativa alla struttura privata, che per la Capuzzi si tratta di uno dei centri del territorio, con il Comune che dovrebbe poi garantire con un impegno di spesa maggiore il servizio di trasporto.

Diversa la visione dell'assessore: "In una situazione di emergenza di questo tipo, che ho ereditato dalla passata Amministrazione, la struttura dei Remaggi potrebbe potenzialmente accogliere il servizio perché di fronte alla possibilità di lasciare in mezzo ad una strada delle persone affette da certe patologie, evitare che le stesse possano rimanere sfornite del servizio, rappresenta un dovere morale da parte del Comune". Tale struttura, secondo il comunicato della Sds, mancherebbe dei requisiti socio-riabilitativi, ottenibili con investivementi e tempi non rapidi.

"Sono in diretto contatto con il Presidente della cooperativa Paim - afferma Ziello - il quale mi ha assicurato che la struttura, che attualmente ospita il centro diurno di Zambra, non chiuderà finché non si troverà un'alternativa alle famiglie che usufruiscono del servizio offerti dalla struttura".

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